mercoledì 23 ottobre 2013

ARRIVA DALLA GALIZIA LA NUOVA PRESIDENTE DELLA CALRE

Campobasso, 23 ottobre 2013


Al termine della 17esima assemblea plenaria della CALRE (Conferenza delle Assemblee Legislative Regionali Europee), si è proceduto alla nomina della presidenza per il 2014, incarico che è andato alla spagnola Pilar Rojo Noguera, Presidente del Parlamento della Galizia.“Alla Presidente Noguera vanno i miei auguri personali – dichiara il vicepresidente Monaco di ritorno dall’appuntamento istituzionale a Bruxelles - e sono sicuro da parte di tutto il Molise che tanto ha in comune con la regione della Spagna settentrionale”.Nel 2014 l’Italia avrà la responsabilità del coordinamento di quattro gruppi di lavoro: Sussidiarietà;  Efficienza finanziaria e politiche di coesione; Politiche del territorio e risorse idriche; Politiche per l'immigrazione e inclusione sociale che, non a caso, è stato affidato alla Sicilia.Citando il Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, il Presidente dell’Umbria Brega, Monaco sottolinea “la disponibilità e l’interesse mostrati dai nostri Colleghi europei alla costituzione di un coordinamento sulle politiche dell’immigrazione che rappresenta un importante segnale di come l’Europa, anche a livello regionale, inizia a percepire le problematiche connesse all’immigrazione come una responsabilità condivisa e non più come «affare» di un solo Paese o di una sola Regione di frontiera. Pertanto i Parlamenti regionali europei possono giocare un ruolo molto importante nel contrastare quella globalizzazione dell’indifferenza stigmatizzata nella tragedia di Lampedusa”.“E’ doveroso ricordare – conclude Monaco – quanto affermato nella dichiarazione di Bruxelles non solo nelle politiche riguardanti l’immigrazione, ma in tutte le politiche europee che toccano da vicino la vita dei nostri cittadini e territori perché è necessario che i Parlamenti regionali europei si facciano sentire con forza affinché venga loro assicurato il pieno coinvolgimento nei processi decisionali dell’Unione Europea”.

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