MANCANO LE
ISTRUZIONI PER LE ASSUNZIONI DEI
LAVORATORI IN ASpI E DELLA PICCOLA
MOBILITA’
Con
una nota a firma della Presidente dell’Associazione Piccola Industria del
Molise Matilde Iosue, inoltrata
stamane alla Direzione Generale della CONFAPI (Confederazione a cui l’API
aderisce a livello nazionale) è stato chiesto il fattivo interessamento affinché
siano diramate in tempi stretti le istruzioni attuative per mettere in
condizione le aziende di poter usufruire di due importanti incentivi, ad oggi
non ancora operativi ed esistenti solo sulla carta: l’incentivo per
l’assunzione dei lavoratori in ASpI (Assicurazione Sociale per l’Impiego) ed
il bonus per le assunzioni dei
lavoratori della cosiddetta “piccola mobilità”.
Il
primo dei due benefici è previsto dall’art. 7, comma 5, lett. b) del decreto
legge n. 76/2013, convertito nella L. 9/8/2013, n. 99, che riconosce un
incentivo volto a favorire l’occupazione di chi è in “godimento” ASpI;
incentivo pari al 50% dell’indennità mensile residua che sarebbe stata
corrisposta al lavoratore e riconosciuto al datore di lavoro che, senza esservi
tenuto, assuma a tempo pieno e indeterminato lavoratori che fruiscano
dell’anzidetta Assicurazione.
Il
secondo, disciplinato dal decreto direttoriale n. 264 del Ministero del Lavoro,
del 19 aprile 2013, diffuso il 20 maggio seguente, consiste in un
contributo mensile di euro 190, per le aziende che assumono nel corso
dell’anno 2013 a
tempo determinato o indeterminato i lavoratori licenziati nei 12 mesi
precedenti per giustificato motivo oggettivo legato a riduzione, trasformazione
o cessazione dell’attività lavorativa (lavoratori che fino allo scorso anno
potevano iscriversi nelle liste della cosiddetta “piccola mobilità”).
L’incentivo
anzidetto è mensile e per 12 mesi e riguarda le assunzioni (anche per somministrazione) a tempo indeterminato
oppure per un massimo di 6 mesi se a tempo determinato; se l’assunzione è a
tempo parziale il bonus è riparametrato in proporzione.
Ad
oggi, tuttavia, mancano ancora le istruzioni circa le modalità attuative e
quindi ambedue i benefici non sono ancora fruibili benché assai importanti per
le aziende e quindi per l’occupazione.
Per
questo l’API ha scritto alla Confederazione di appartenenza per un suo
autorevole ed urgente interessamento presso gli Organi preposti.
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