IL
MOLISE, VERO MOTORE DI INNOVAZIONE DIGITALE DELLA GIUSTIZIA.
Presentati
i risultati del progetto “Buone pratiche per la giustizia negli Uffici Giudiziari”
promosso dalla Regione Molise
Un notevole aumento della
produttività ed una progressiva riduzione delle tempistiche grazie
all’introduzione dei sistemi informativi e, soprattutto, di strumenti altamente
digitalizzati all’interno dei tre Uffici Giudiziari del territorio molisano
coinvolti nel progetto, precisamente la Corte di Appello di Campobasso, il Tribunale ordinario di Campobasso ed il
Tribunale per i Minorenni di Campobasso:
è quanto emerso dai risultati del convegno conclusivo del progetto Interregionale/Transnazionale
“Diffusione delle Best Practices negli Uffici Giudiziari italiani”, iniziativa
promossa dalla Regione Molise con il cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo 2007/2013 (Asse V - Transnazionalità ed
Interregionalità) che si è tenuto questa mattina presso l’Università degli
Studi del Molise a Campobasso.
Alla complessità di attori istituzionali e di regole pensate dal
legislatore per garantire una funzione sociale di fondamentale importanza per
la società che caratterizza l’apparato del sistema Giustizia, la Regione Molise ha
risposto finanziando un progetto che è stato definito una vera e propria best practice.
162mila Euro le risorse economiche impiegate ma, come confermato
dalle illustri personalità presenti provenienti dal Ministero della Giustizia,
dal Consiglio Superiore della Magistratura,
dalla Direzione Nazionale Antimafia, dall’Associazione Nazionale
Magistrati, dal Dipartimento della Funzione Pubblica si è trattato di fondi
spesi bene in un contesto di non facile gestione, caratterizzato da tagli alla
spesa pubblica e da un’emorragia inarrestabile del personale, sempre più sotto
organico.
Centrati in pieno gli obiettivi
che il progetto si era dato nel 2011, quando ebbe inizio, e che è durato
ben 24 mesi: ricercare nuovi e più moderni modelli organizzativi che rendessero
l'azione degli Uffici Giudiziari più efficace sotto il profilo amministrativo e
più efficiente sotto quello economico, al fine di fornire le risposte che la
collettività di riferimento si attende, con livelli di servizio e tempistiche
adeguati.
Sono state 6 le linee di intervento affrontate nel
corso dei 24 mesi di durata del progetto: l’analisi e la riorganizzazione degli
uffici giudiziari al fine di migliorarne l’efficienza operativa e l’efficacia
delle prestazioni rivolte agli utenti interni ed esterni, l’analisi
dell’utilizzo delle tecnologie, l’adozione e l’utilizzazione delle stesse per
il miglioramento organizzativo, la costruzione della Carta dei servizi e del Bilancio
Sociale, la comunicazione con la cittadinanza e quella istituzionale.
Gli uffici giudiziari coinvolti hanno sperimentato e realizzato
nuove modalità di servizio nei confronti degli utenti, con particolare
attenzione a quelli non specializzati e privi di conoscenze e competenze sulle
regole e procedure giudiziarie. È il caso del Tribunale per i Minorenni di
Campobasso, nel quale come strumento per migliorare l’accessibilità al servizio
Giustizia è stato allestito il sito web dedicato
alla comunicazione con i cittadini minorenni, un sito più ‘friendly’ e meno
istituzionale.
Un processo d’azione definito eccellente, frutto di un approccio
non più di tipo ‘top down’ ma molto più ‘bottom up’, reso possibile attraverso
un metodo partecipativo che ha coinvolto l’Unione Europea, la Regione Molise , la Procura Generale
presso la Corte
di Appello di Campobasso, la
Procura della Repubblica di Campobasso, la Procura della Repubblica
per i Minorenni di Campobasso, le società di consulenza KPMG – Deloitte – PwC.
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