martedì 29 ottobre 2013

FONDAZIONE GIOVANNI PAOLO II - VERTENZA 45 INFERMIERI - INCONTRO IN CONSIGLIO REGIONALE CON I POLITICI

Campobasso 29 ottobre 2013


Incontro tra il Presidente della Giunta, Il Presidente del Consiglio e i  Capigruppo con i Sindacati, con una delegazione di lavoratori e con i Dirigenti della Fondazione Giovanni Paolo II, per la vertenza che riguarda quest’ultima Istituzione e che prevede il licenziamento di 45 infermieri.
Foto di GINO CALABRESE


La Fondazione non si è presentata. Le Oo.Ss hanno fatto richiesta al commissario alla sanità dott. Frattura di partecipare al tavolo conclusivo di trattazione istituito presso l’Assessorato al Lavoro in data 31.10.13 alle ore 15.00 per arrivare alla definizione di un accordo conclusivo, che porti al ritiro dei licenziamenti dei dipendenti della Fondazione Giovanni Paolo II.

VOTATO  ORDINE DEL GIORNO  PER I LICENZIAMENTI DELLA FONDAZIONE GIOVANNI PAOLO II
“Il Consiglio regionale:

PREMESSO CHE
-la Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II si è posta negli anni come un presidio di eccellenza per il Molise e per le regioni limitrofe sia per le prestazioni sanitarie specialistiche, sia in quanto ‘Ente di Ricerca” di alta specializzazione, in particolar modo nei settori dell’oncologia e delle malattie cardiovascolari;
-i servizi e le prestazioni sanitarie offerte, hanno permesso a tutti i cittadini molisani, in particolar modo a coloro che sono privi della possibilità di usufruire di cure al di fuori del territorio regionale, di accedere a cure e prestazioni sanitarie adeguate, assicurando la tutela del fondamentale diritto alla salute;
-la presenza della Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II ha determinato, altresì, un incremento del flusso di persone provenienti da altre Regioni;
-l’attività del centro ha raggiunto importanti livelli operativi tali da assicurare livelli occupazionali unitamente ad una crescita professionale di figure sanitarie specifiche.
CONSIDERATO CHE
-la Regione nella riorganizzazione del sistema sanitario regionale intende promuovere e valorizzare le competenze professionali e l’attività svolta dalla Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II.
VERIFICATA la disponibilità e la condivisione del personale medico, del comparto, delle organizzazioni sindacali e delle Istituzioni a rilanciare la struttura attraverso  modalità e strumenti di competenza del Commissario ad acta per la gestione della sanità regionale
                                                 IMPEGNA
Il Presidente della Regione Molise, nonché commissario ad acta alla Sanità, e la Giunta Regionale ad intraprendere ogni iniziativa tesa a:
-tutelare i livelli occupazionali della Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II;
-perseguire ogni iniziativa idonea ad integrare nel sistema sanitario regionale la struttura Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II”. 
E’ questo il testo integrale dell’ordine del giorno bipartisan che il Consiglio Regionale del Molise, in riunione nella giornata di oggi, 29 ottobre 2013, ha deliberato in apertura di seduta, in mattinata, alla UNANIMITA’, per dare  seguito concretamente all’impegno assunto in tale senso  nel corso della audizione che i Presidenti della Giunta, del Consiglio e i capigruppo hanno avuto prima di avviare i lavori consiliari, con una delegazione di lavoratori della Fondazione e con i rappresentanti sindacali, convocati dal Presidente del Consiglio, Vincenzo Niro, unitamente ai responsabili della Fondazione (assente), per cercare di trovare un accordo che scongiurasse il  licenziamento di 45 lavoratori infermieri, a decorrere dal prossimo primo novembre.
L’iscrizione e la immediata discussione dell’argomento, che ha calamitato l’attenzione generale, sono state votate sempre alla unanimità, subito dopo le rituali comunicazioni all’aula da parte del Presidente Niro e una richiesta di parola per fatto personale della consigliera Nunzia Lattanzio, accolta ma rinviata, come da regolamento, in coda alla riunione.
Sull’ordine del giorno sono intervenuti il consigliere di cinque stelle, Federico, l’assessore al lavoro, Petraroia, il consigliere Sabusco e il presidente Frattura. Tutti hanno manifestato la  volontà di salvaguardare i livelli occupazionali e una sanità di qualità. Sabusco ha chiesto addirittura il ritiro dell’accreditamento qualora la Fondazione, con i licenziamenti, non riuscisse ad assicurare la copertura dei turni lavorativi.

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