''L'ecatombe di disperati che fuggono dai
loro paesi a causa della guerra e della miseria e che cercano di sbarcare in
Sicilia e le stragi compiute dai Boko Haram in Nigeria, sono tragedie che devono
imporre oltre che una riflessione anche un’azione globale. Non si può rimanere
indifferenti davanti a queste stragi dovute a povertà, sfruttamento criminale o
al fanatismo religioso e etnico”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio, Sabrina De Camillis, commentando le drammatiche notizie che
arrivano dalla Sicilia e dalla Nigeria. “Per la piaga dell’immigrazione
clandestina non basta il contrasto, serve una strategia più efficace da attuare
nei Paesi d’origine di queste persone a cui viene negata la dignità di vivere e
di libertà. Le comunità internazionali devono smetterla di far finta di non
vedere. Magari tra qualche anno i nostri figli e i nostri nipoti, parteciperanno
a giornate di ricordo, in cui si dirà ‘Non dovrà più succedere’, come facciamo
noi oggi per ricordare le Foibe e la deportazione e mentre pronunciamo quelle
parole, i nostri fratelli, immigranti e cristiani continuano ad essere uccisi”
“Abbiamo una grande occasione: il semestre Europeo di presidenza Italiana. – Ha
aggiunto la De
Camillis - E’ in quella sede, dove l’Italia detterà l’agenda
che dobbiamo far inserire fra le priorità nuovi strumenti e nuove regole per
l’immigrazione, che non può più essere una questione solo nazionale. E inoltre
bisognerà porre all’ordine del giorno la volontà di combattere il terrorismo
internazionale, smettendola di intervenire a difesa del ‘petrolio’ e non per
salvare uomini. Un obbligo morale prima che politico, per porre fine a queste
epocali tragedie”.
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