Joe's
Blues Festival, il grande blues a San Martino in Pensilis
Presentata a
Campobasso la due giorni dedicata a Lino Musacchio
San Martino in Pensilis per due giorni, il
prossimo fine settimana, si trasforma nella capitale molisana del blues.
Le piazze e le vie del centro storico ospitano la seconda edizione del Joe's
Blues Festival, manifestazione dal respiro internazionale nata per ricordare Lino
Musacchio, sanmartinese grande appassionato di blues, scomparso nel 2011.
Il programma della kermesse è stato presentato dagli organizzatori con una
conferenza stampa che si è tenuta stamattina nel dehors del Bar Centrale a
Campobasso. Sui palchi si alterneranno mostri sacri della musica
mondiale. Tra questi Steve Baker (per la prima volta in Italia), R.J.
Mischo, Texas Slim e poi una chiusura esplosiva affidata alla chitarrista e
cantante statunitense Malina Moye (di recente si è esibita al Superbowl,
l'evento sportivo più importante e seguito di tutta l'America).
Complessivamente il 3 e 4 agosto sui palchi del festival si alterneranno una
decina di artisti e le due serate si concluderanno con lunghe jam session fino
a notte fonda. Nel pomeriggio invece spazio a clinic e workshop (l'ingresso a
tutti gli eventi è gratuito).
«Questa manifestazione - ha sottolineato
Giancarlo Graziaplena, uno degli organizzatori, durante l'incontro con i
giornalisti - è il nostro modo per ricordare una persona di cultura smisurata,
una persona poliedrica e straordinaria. Potevamo ricordare l’amico Lino
organizzando una pizza tra amici, finendo come sempre in una ennesima e
stuzzicante jam session, oppure brindando alla sua persona con un calice di
buon vino, di cui lui pure era un accorto intenditore. E invece tutti insieme
abbiano ritenuto che il miglior modo di rendere memoria a Lino potesse essere
quello di continuare a farlo vivere, nell’immaginario nostro e di quanta più
gente possibile, attraverso un festival musicale».
A Francesco Cipullo e Fabio Testa,
che hanno curato l'allestimento del cartellone, è andato poi il compito di
presentare nel dettaglio le due serate di musica. «Quella di San Martino - ha
esordito Cipullo - sarà una manifestazione di un certo livello nell'ambito del
blues e riteniamo che questo paese sia particolarmente adatto per un evento di
questo tipo. Ospiteremo grandi artisti internazionali e li vedremo suonare sul
palco, ma il festival ha pure uno scopo didattico, questi musicisti di
altissimo livello infatti saranno protagonisti anche di workshop ed incontri
nel pomeriggio. Ci sarà inoltre la promozione dei gruppi locali di blues che
apriranno i concerti delle star straniere. Infine da ricordare tutte le altre
attività collaterali: gli stand dedicati alla gastronomia e alle esposizioni».
Fabio Testa in chiusura ha presentato i nomi
in cartellone, soffermandosi su tre grandi star in particolare: «E' un
onore per noi ospitare Steve Baker che porta la sua trentennale esperienza nel
blues, anche come docente. La sua è una storia straordinaria: negli anni
settanta si trasferì da Londra a Trossingen, in Germania. Qui c'è la frabbrica
della Hohner che è il primo produttore al mondo di armoniche e lui per questa
azienda da anni lavora come consulente.
Fino a diventare uno dei primi quattro docenti di armonica nel mondo.
Quando si è saputo del suo arrivo a San Martino - ha raccontato - gli
appassionati del genere di tutta Italia si sono stupiti perché in passato molti
per fare una clinic con Baker sono dovuti andare in Germania». Infine Testa ha
citato Mischo («Ha iniziato la sua carriera venti anni fa a Minneapolis e ha
lavorato su quella scena con dei bluesman straordinari. Ora sta girando il
mondo con la sua band e porta un programma tutto incentrato sul blues degli
anni cinquanta») e Malina Moye: «E' una musicista che ha una particolarità: è
una chitarrista mancina ed è l'unica chitarrista che è diventata endorser della
Fender. Recentemente ha partecipato anche ad tour americano di artisti in
omaggio a Jimi Endrix».
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