Da avvocato, dirigente P.A., Direttore Generale Inpdap, a poeta. Teodorico De Blasio e le poesie sul Molise presentate dalla Fidapa di Bojano il prossimo 26 agosto alle 18.00 a Palazzo Colagrosso. Coinvolto il gruppo facebook “La memoria fotografica della città di Bojano”.
Trent’anni di poesie, raccolte in due volumi, in lingua e in dialetto, per dare voce all’anima, trasfigurando emozioni, sensazioni, sentimenti, ricordi, impressioni. Saranno presentati a Bojano lunedì prossimo, 26 agosto, alle 18.00, a Palazzo Colagrosso, nella sede del Consiglio Comunale, dalla Fidapa Business Professional Women, presieduta da Mina Cappussi. Un momento dedicato alla cultura, alle radici, alla tradizione, nell’ambito dei festeggiamenti dedicati al Patrono della città, San Bartolomeo Apostolo.
”iavam’ a la scola” e “Sulle mie colline molisane”, per i tipi della Palladino Editore, rappresentano uno spaccato di vita del Molise dal punto di vista del poeta, Teodorico De Blasio, che nella vita ha fatto tutt’altro. Laureato in Giurisprudenza, avvocato, fratello del farmacista di Bojano, Andrea, Teodorico è stato Dirigente Generale e Vice Direttore Generale dell’INPDAP, membro di Commissioni Ministeriali, ha svolto incarichi di consulenza presso il Ministero per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione e la Regione Calabria. La Fidapa di Bojano, 28 anni di presenza sul territorio, da sempre impegnata nella promozione della Cultura, si è fatta promotrice dell’evento, organizzando la presentazione dei due volumi, corredati dai disegni a china e a matita di Filippo e Nina Pani e di Armando D’Arcangelo, prefazione di Antonio Mario Di Nunzio, nella sede istituzionale del Comune, gentilmente concessa dall’Amministrazione comunale che patrocina l’evento.
Porterà i saluti il Sindaco di Bojano, Antonio Silvestri, seguirà l’introduzione della Presidente della Fidapa, Mina Cappussi, e l’intervento vero e proprio del prof. Di Nunzio su “L’ordito estetico del poeta”.
”iavam’ a la scola” e “Sulle mie colline molisane”, per i tipi della Palladino Editore, rappresentano uno spaccato di vita del Molise dal punto di vista del poeta, Teodorico De Blasio, che nella vita ha fatto tutt’altro. Laureato in Giurisprudenza, avvocato, fratello del farmacista di Bojano, Andrea, Teodorico è stato Dirigente Generale e Vice Direttore Generale dell’INPDAP, membro di Commissioni Ministeriali, ha svolto incarichi di consulenza presso il Ministero per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione e la Regione Calabria. La Fidapa di Bojano, 28 anni di presenza sul territorio, da sempre impegnata nella promozione della Cultura, si è fatta promotrice dell’evento, organizzando la presentazione dei due volumi, corredati dai disegni a china e a matita di Filippo e Nina Pani e di Armando D’Arcangelo, prefazione di Antonio Mario Di Nunzio, nella sede istituzionale del Comune, gentilmente concessa dall’Amministrazione comunale che patrocina l’evento. 
Nel corso dell’incontro, presente l’autore, la prof.ssa Luigia Primavera Ciarniello leggerà alcune poesie in vernacolo, mentre si alterneranno alla lettura dei versi in lingua Mina Cappussi e Manuela Forte. Tutto il progetto grafico è di Eliana Cappussi, arricchito dalle preziose fotografie messe a disposizione da Rita Oriente, con il coinvolgimento dell’attivo gruppo Facebook, “La memoria fotografica della città di Bojano”. In particolare l’immagine riportata nelle locandine è di una classe di scuola elementare di epoca fascista, con la maestra, la cuoca e quattro piccoli Balilla.
L’animo poetico- spiega la presidente Cappussi - è qualcosa che fa parte del Dna, che ti porti dentro per sempre. E così Teodorico De Blasio, che è nato a Bojano ed è cresciuto a Bagnoli del Trigno, avvocato, dirigente della P.A., nel suo “emigrare” a Roma e salendo i gradini della carriera professionale, ha portato con sé le atmosfere del Molise, le vallate, i monti e la pianura, le colline, i fiumi, le stagioni, le tradizioni, le case, le persone, i mestieri. Trent’anni di poesie, da sempre in un cassetto, tutte dedicate alla regione di nascita, ai luoghi dell’infanzia. Un dovere e un piacere portarle alla luce!”
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