mercoledì 28 agosto 2013

L'AQUILA,Convegno Interdiocesano delle Famiglie.

Campobasso 28 Agosto 2013

La Famiglia, speranza e futuro per la società . 

La consulta Regionale di Pastorale Familiare della CEAM (Conferenza Episcopale Abruzzo - Molise) promuove, domenica 1 Settembre 2013 un convegno interdiocesano  per Celebrare  la Giornata Mondiale del Creato che ha per tema La Famiglia educa alla custodia del creato”. L’incontro si svolgerà nella città di  L’Aquila  presso il Ridotto del Teatro Comunale, in Piazza del Teatro (adiacente la Basilica di San Bernardino),  a partire dalle ore 9,30.  Il primo intervento  sul tema della Giornata mondiale è affidato al Presidente per la Commissione della CEI per la Giustizia, Lavoro, Pace e Salvaguardia del Creato e arcivescovo Metropolita  della diocesi di Campobasso –Bojano, S.E. Mons. GianCarlo Bregantini.  Su “Famiglia e Lavoro” interverrà il prof. Luigino Bruni, docente di Economia politica Università di Milano Bicocca. Nel pomeriggio, alle ore 15,00 ci sarà la Tavola Rotonda con gli interventi  di Giuseppe Dardes (Caritas Italiana) Suor Alessandra Smerilli (comitato Settimana sociale) Silvio di Lorenzo (manager industriale). A moderare la Tavola Rotonda sarà S.E. mons. Giovanni  D’Ercole vescovo ausiliare di L’Aquila.  La giornata si concluderà con la Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. mons. Emidio  Cipollone, vescovo di Lanciano – Ortona.
Una famiglia che si "fa scuola per custodire il creato" dinanzi all'imperante "cultura dello scarto" che  impedisce all'uomo di apprezzare realmente i doni  offerti  da Dio. Il messaggio per  l'ottava  giornata per la custodia del creato che si terrà domenica 1° settembre punta dritto al cuore della questione: la famiglia ha una responsabilità chiave  nella salvaguardia e nella cura   delle bellezze creaturali. In linea con la 47^ settimana sociale dei cattolici italiani che si svolgerà dal 12 al 15 settembre a Torino, che avrà come tema : " la famiglia, speranza e futuro per la società italiana"  le Commissioni Episcopali per i problemi Sociali e il Lavoro, la Giustizia e la Pace e  quella per l'Ecumenismo e il Dialogo della Chiesa italiana tendono ad offrire a tutti gli uomini  riflessioni che sviluppano tre nodi centrali della problematica: è necessario, alla cultura dello scarto  contrapporre  quella della "custodia, che si apprende in famiglia e si fonda sulla gratuità, sulla reciprocità, sulla riparazione del male". Il trinomio si fonda sulla "Gratuità" intesa nell’ esperienza del vivere insieme, dell'amore che è  essenzialmente  "gratitudine a Dio", espresso nei piccoli gesti di ogni giorno, dalla preghiera quotidiana a tavola, alla gioia della condivisione fraterna fino alla lotta contro lo spreco. Significative le parole delle due commissioni: "viviamo in un giardino, affidato alle nostre mani". La responsabilità nasce dalla comprensione del ruolo che si ha nel vivere domestico, caratterizzato dal "condividere l'impegno a riparare  le ferite che il nostro egoismo dominatore ha inferto alla natura e alla convivenza fraterna".  Con la fantasia della carità la comunità cristiana, composta da famiglie assume il compito, gravoso in un periodo storico di crisi come il nostro, di diventare "scuola per custodire il creato". IL richiamo esplicito è al "profumo della domenica" violato dalla cultura dello scarto che appiattisce e banalizza ogni azione  che si rende unica nel "rito". L'uomo schiacciato dalla secolarizzazione, impastato della logica dei consumi che tende ad appiattire e a banalizzare il senso della gratuità, ha perso di vista la meraviglia e lo stupore del rito.  Il senso ossessivo del possesso stordisce  e avvilisce la coscienza  individuale che, nelle indicazioni dei vescovi, può trovare nuova energia e linfa in una famiglia che vive l'ordinario e lo straordinario come  dono gratuito. Nuovamente la sfida che la chiesa pone all'uomo post- moderno è nel "profumo  della domenica": un profumo che si concretizzava  nel vestito della festa, negli odori della cucina, nel rinnovare  la casa con le pulizie domestiche che venivano offerti  nel giorno del Signore al  Creatore quale suggello  di amore. ripartire dalla domenica, in una scelta di vita alternativa e controcorrente, tipica della testimonianza cristiana, è motivo  di riflessione per i  cristiani, a volte immersi nello stesso clima consumistico della società post-moderna. Un messaggio dunque, che, nuovamente, invita  gli uomini di buona  volontà a vivere e a condividere il "profumo del creato"   attraverso " La preghiera fatta insieme, la lettura in famiglia della Parola di Dio, l’offerta dei sacrifici fatti con amore rendano profumate di gratuità e di fraternità vera le nostre case."

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