I volti dell’adolescenza tra
vulnerabilità,
fragilità
e crisi necessarie
CASTELPETROSO SANTUARIO DELL'ADDOLORATA
CASTELPETROSO SANTUARIO DELL'ADDOLORATA
Sabato 23 agosto 2013
alle ore 17,30, presso l'Auditorium del Santuario dell'Addolorata di
Castelpetroso si terrà un seminario sui processi adolescenziali ed in particolare
la soggettività e la
loro intersoggettivazione in rapporto a questo contesto della società. Il seminario promosso dalla
Pastorale Sanitaria della diocesi di
Campobasso- Bojano diretta da don Fabio Di Tommaso e postulatore di Fra
Immacolato Brienza, vedrà la partecipazione
di David Le Breton e Graziano
Martignoni, entrambi docenti presso importanti
università
europee, di Marilina Niro e Francesco
Lusito- dirigenti medici del Cardarelli di Campobasso. Le conclusioni saranno
affidate all ' arcivescovo di Campobasso - Bojano, S.E. Mons. GianCarlo
Bregantini.
I
cambiamenti socio-politici contemporanei rapidi della nostra società sono una evidenza. Le
espressioni sono chiare nella famiglia e nel mondo della adolescenza. Il corpo
tende ad occupare uno spazio centrale fino ad esprimere una forma di narcisismo
collettivo: i corpi, la sessualità sono liberi, ma numerosi adolescenti assumono condotte a
rischio. Alla pienezza del corpo, certi adolescenti sembrano opporre il
paradosso della loro libertà dimenticata: l’angoscia del vivere, del non-senso, della perdita della
differenza, della mancanza, l’insicurezza e la fragilità dei legami. Gli attacchi al
corpo sembrano essere manifestazioni dominanti della psicopatologia
adolescenziale. In quale misura la loro frequenza e la loro gravità interrogano i cambiamenti
della società?
Scopo dell’incontro è anche di riflettere sulle condizioni della cura e dei suoi
attori in questo tempo di transizione, introducendo ai principi e alle
metodologie di una formazione che sia terreno di ricerca personale, coltivata
attraverso quelle pratiche di riflessione e interpretazione, immaginazione e
narrazione, che costituiscono preziose risorse per l’arte del prendersi cura. Si
cercherà di
costituire un cammino di apprendimento guidato non tanto dalle mutevoli
esigenze organizzative e istituzionali del mondo esteriore, ma orientato
piuttosto a ciò che
del mondo interiore ci interroga e ci riguarda: il corso della nostra stessa
vita. L’incontro non si propone come
il luogo di un sapere, saper fare e saper essere, guidato e istituito da teorie
e modelli predefiniti, ma vuole costituirsi anzitutto come il luogo di un
saper-pensare che privilegia il rispecchiamento, l’interrogazione e l’ascolto in profondità.
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