Pastorini e Picariello: “Il
Molise merita rispetto”
La ‘cultura in
bancarella’ di Termoli fa registrare un discreto interesse. Il contenitore di
libri molisani da acquistare, sfogliare e assaporare attraverso le parole dei
singoli autori, ha catturato l’attenzione di turisti e curiosi. La prima serata
in Piazza Vittorio Veneto a Termoli ha visto ottimamente calati nel ruolo di
interpreti delle proprie idee e narrazioni lo scrittore di origine larinese
Antonio Pastorini, autore del romanzo ‘Il
coraggio degli italiani’, e il critico d’arte Antonio Picariello che ha
tenuto banco con ‘Portali e palazzi
storici di Larino’.
I due si sono
alternati al microfono, in una piacevole chiacchierata sotto le stelle, così
come voluto dalla casa editrice - la Palladino Editore – che ha organizzato
l’iniziativa. Tema conduttore il Molise, la sua cultura, le sue bellezze e,
purtroppo, il suo scarso appeal turistico dovuto non alla carenza di luoghi,
fatti e tradizioni ma alla diffusa incapacità tecnico-organizzativa di chi
detiene gli strumenti promozionali e il potere esecutivo.
Partendo dalla
fantapolitica del suo romanzo, Antonio Pastorini ha sottolineato anche le
responsabilità dei singoli cittadini sempre meno attaccati ai valori e agli
ideali siano essi ambiziosi o anche piccoli, spiccioli e reali come quelli
propri del volontariato più intimo. “Quello
che fa più male tornando in Molise – ha detto Pastorini, ingegnere da oltre
trent’anni operativo nel Modenese – è
vedere tante opere architettoniche o altri monumenti sia a Termoli sia a Larino
annaspare nel degrado e quasi nessuno che si preoccupa, neanche
temporaneamente, di ridare lustro e dignità a questi simboli del nostro passato
più glorioso e apprezzato in Italia e nel mondo”.
Sulle stesse
posizioni il critico d’arte Antonio Picariello punto di riferimento essenziale
nella stesura di ‘Portali e palazzi
storici di Larino’. “E’ vero – il
suo commento – siamo in ritardo rispetto
agli altri. La cultura può fare tanto in questo settore, noi a Larino abbiamo
pensato di ridare una vetrina ai secoli passati. Lo abbiamo fatto con una
pubblicazione che rappresenta una novità importante nel panorama dell’editoria
regionale e un biglietto da visita per la città”.
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