“Con lo spostamento della ferrovia dalla costa all’interno, possibile sviluppo di lungomare e mobilità alternativa”
È stata una calorosa accoglienza quella riservata al medico ciclista che, partito da Teramo con la sua bicicletta con l’intento di percorrere e testare un tratto della ciclovia adriatica, è giunto ieri a Campomarino per una breve tappa prima di ripartire in direzione Bari. E proprio a Campomarino, Beniamino Nannavecchia, questo il nome dell’intrepido dottore, ha incontrato l’assessore regionale ai LL.PP. Trasporti e mobilità Pierpaolo Nagni e il consigliere comunale e provinciale Alessandro Di Labbio.
400km in sella: un’impresa che il neurochirurgo 41 enne ha intrapreso per sensibilizzare istituzioni, politici e opinione pubblica alla riscoperta di un turismo di qualità e sostenibile, oltre che alla questione della sicurezza stradale. L’incontro è stato occasione per fare il punto in merito alla situazione infrastrutturale del Molise e in merito al futuro della costa: tra Termoli e Campomarino incombe in modo invasivo il progetto di raddoppio ferroviario della Termoli – Lesina.
“In Molise siamo un po' indietro rispetto ad altre regioni sul fronte delle piste ciclabili – ha dichiarato l’assessore Nagni – è infatti in atto una bagarre con Ferrovie dello Stato per la tratta ferroviaria Lesina-Termoli della quale chiediamo da tempo lo spostamento che determinerebbe per quest'area, una fruibilità diversa. Se la nostra impresa riuscisse – ha concluso - potremmo parlare di lungomare e potremmo parlare di piste ciclabili senza dover fare i conti con il trasporto su gomma e con le ferrovie a pochissimi metri dalla spiaggia''.
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