Recepimento decreto debiti Pa, il partenariato condivide l'impostazione del governo regionale
Confronto, approfondimento e possibilità di
rivedere la nuova legge regionale di recepimento del decreto 35/2013 per i
debiti contratti dalla Pubblica amministrazione con le imprese locali. Il
presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, assieme agli
assessori Michele Petraroia e Massimiliano Scarabeo, ha invitato le principali
sigle del mondo produttivo molisano. Nella sede di via Genova a Campobasso i
rappresentati di categoria degli artigiani, agricoltori, commercianti e
industriali. All'incontro anche delegati di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
"Dopo le giustificate proteste che abbiamo
registrato da parte vostra - ha esordito il governatore Frattura -, abbiamo
ritenuto doveroso organizzare questo momento di confronto con i protagonisti
del partenariato molisano. Siamo qui per chiarire e approfondire i motivi delle
decisioni che ci hanno portato a recepire il decreto debiti Pa. La nostra
scelta - ha rimarcato il presidente -, è stata suggerita dalla necessità di
dare ristoro alle nostre aziende a fronte di una situazione debitoria e priva
di liquidità che non ci consente altre soluzioni. Ci siamo mossi nella
direzione di corrispondere alle imprese, attraverso l'accensione di un mutuo
trentennale, i crediti che da tempo avanzano dalla Pubblica amministrazione.
Per questa operazione, il decreto del Governo Letta contempla, per automatismo,
l'aumento delle addizionali regionali di Irpef, Irap e tassa automobilistica
regionale. Sappiamo che si tratta di una misura dura, che impone sacrifici a
tutti i cittadini molisani, ma era ed è la sola soluzione che ci viene offerta
a livello centrale per provare a ridare ossigeno al nostro tessuto
produttivo".
"Probabilmente - ha fatto ammenda Paolo
Frattura -, avremmo potuto e dovuto confrontarci su queste misure prima di
arrivare all'approvazione della legge regionale. Di questo, vi chiediamo scusa,
mettendoci a disposizione ora per una riflessione comune e condivisa che ci
porti a scegliere, tutti insieme, se proseguire sulla via dell'aumento
impositivo per risollevare le imprese o, invece, evitare l'applicazione del
decreto Letta".
Dopo un vivo dibattito, durante il quale il
presidente Frattura ha passato in rassegna tutti i motivi di natura operativa e
economica che hanno, per forza di cose, portato il governo locale a
indirizzarsi sul recepimento del decreto 35/2013, i rappresentanti delle parti
sociali presenti in giunta regionale hanno riconosciuto la positività dell'atteggiamento
di apertura assunto dal governatore e dagli assessori regionali, esprimendosi a
favore della scelta effettuata della giunta e del consiglio regionali.
Atteggiamento più critico da parte di Confindustria Molise che ha ribadito con
forza la sua contrarietà a un ulteriore aumento delle imposte regionali anche a
costo di rinviare il pagamento dei crediti vantati dalle imprese.
"Questa strada è evidentemente in salita.
In particolare, per le fasce più deboli della nostra popolazione. La percorriamo
adesso, tutti insieme, nella convinzione di cambiare passo al più presto. Da
parte nostra, possiamo già dire che attraverso una politica rigorosa e attenta
del taglio agli sprechi vantiamo economie a vantaggio della collettività. Con
azioni precise, passando anche per una inevitabile semplificazione delle
procedure, per il prossimo anno potremo attuare una riduzione del carico
fiscale a carico di contribuenti e imprese. Questo, il nostro obiettivo",
ha concluso il presidente Frattura.
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