sabato 18 maggio 2013

COLDIRETTI MOLISE VIGILI RIFORMA PAC Politica Agricola Comunitaria

Campobasso 18 maggio 2013
COLDIRETTI MOLISE: SULLA RIFORMA DELLA PAC SAREMO VIGILI NEL TUTELARE GLI INTERESSI DEI 17.500 AGRICOLTORI MOLISANI 


Sulla difesa dei diritti degli oltre 17.500 agricoltori molisani, legati alla definizione della nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC), relativa al nuovo periodo 2014/2020 e che viene plasmata all’interno del cosiddetto “trilogo” (costituito dal Consiglio dell’Unione Europea, dalla Commissione Europea e dal Parlamento Europeo), il Presidente della Coldiretti Molise, Vittorio Sallustio, riporta la determinazione della Organizzazione Agricola che associa oltre il 70% degli agricoltori.
“Il budget destinato all’agricoltura, di cui si minaccia una rilevante riduzione, va confermato nel suo complesso – ribadisce Sallustio, nel riportare la posizione ufficiale di Coldiretti - e va modificata la distribuzione tra Stati membri. E’ necessario utilizzare criteri oggettivi che combinino Superfice Agricola effettiva Utilizzata con occupazione, PLV, ambiente rurale. Non possiamo condividere l’ipotesi di tagli lineari ai diritti in essere.
Il Direttore della Coldiretti Molise, Roberto Scano, fa il punto della attuale trattativa, a livello comunitario, sulla PAC: “Nonostante il Parlamento Europeo ed il Consiglio dovrebbero essere in grado di raggiungere un accordo politico sulla riforma della PAC entro la fine di giugno, la Commissione ritiene che gli Stati membri non saranno in grado di stabilire tutte le procedure amministrative necessarie per dare avvio, per il 2014, alla nuova Politica Agricola Comune. Pertanto, l’applicazione di alcune norme partirà dal 2015 e, per alcuni elementi della politica, la Commissione ha presentato delle norme transitorie per il 2014, in particolare per il sistema dei pagamenti diretti. Al fine di garantire la continuità, per il sistema dei pagamenti diretti, la Commissione ritiene che le attuali disposizioni sul regime di pagamento unico ed i pagamenti relativi ai “premi accoppiati”, saranno mantenuti per l'anno di domanda PAC 2014. Uno dei nodi più complessi rimane la redistribuzione delle dotazioni finanziarie, per i pagamenti diretti, tra gli Stati membri, che  si applicherà a partire dall’anno di domanda PAC  2014, in quanto ricade nell’anno finanziario 2015. Ciò comporterebbe una riduzione sostanziale dei pagamenti diretti per l’Italia, che è  il Paese più penalizzato dal meccanismo di redistribuzione degli aiuti.”.
Il Presidente Nazionale Coldiretti, Sergio Marini, sulla questione si è così espresso: “Ci aspettiamo che il negoziato che si apre ora possa contribuire a migliorare la proposta per evitare tagli finanziari rilevanti per l’agricoltura, proprio in un momento storico in cui l’Europa dovrebbe rafforzare una rinnovata centralità per generare quel clima di fiducia, necessario per una maggiore integrazione.”

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