UN’OPPORTUNITA’ PER LA CITTA’ E PER LA REGIONE.
MICHELE PETRAROIA: CONFRONTO PROFICUO CON LA STRUTTURA, GLI OSPITI E CON L’Avv. Alberto SIPIO PISTILLI.
75 ospiti, 50 tra personale diretto e collaborati, una
struttura pubblica di proprietà nel centro di Campobasso in Via Garibaldi e la
gestione del Centro Protetto per Anziani
“ COLITTI” in Via delle Frasche. Questa è l’Azienda di Servizi alla
Persona “ Don Carlo Pistilli “ donata
alla città dal suo fondatore nel 1888 con uno Statuto innovativo per quel
periodo storico che impegnava ad accogliere, ospitare e soccorrere tre
tipologie di cittadini : 1) i poveri; 2)
gli anziani e 3) gli infortunati da
lavoro. Una previsione che dal Molise anticipava sia l’enciclica sui temi
sociali di Leone XIII “ Rerum Novarum”
di fine ottocento e sia le conquiste del Welfare o se si vuole dello Stato
Sociale che si sono ottenute nei decenni
successivi. Questa mattina dopo
la visita ai pazienti ospitati nella struttura ho avuto l’opportunità di
confrontarmi con l’ultimo discendente di una famiglia campobassana di cui si
hanno tracce scritte fin dal 1375, l’avv. Alberto Sipio Pistilli,
che insieme
al Presidente e ai dirigenti della Casa di Riposo mi hanno sollecitato ad
accelerare i tempi di completamento della R.S.A. di Via Garibaldi già inserita
con 57 posti letto tra le residenze assistite previste dal Piano Sanitario
Regionale. Dall’incontro è emersa che l’unica mensa per i poveri aperta in
città è la loro, e che la stessa potrebbe tornare a riaprirsi in Via Garibaldi
dove residuano 20 posti letto dedicati al Progetto Alzheimer e altri 20 posti
letto che potrebbero essere impegnati per emergenze umanitarie o impellenze
improvvise. Se si pensa alla lungimiranza che indusse 125 anni addietro Don
Carlo Pistilli a pensare ai poveri privandosi di una sua proprietà che regalò
alla città, c’è da indignarsi al cospetto che Campobasso è un capoluogo
regionale che non ha un posto letto o un pasto caldo da offrire a senzatetto,
migranti e poveri. Di quali politiche sociali si può parlare se in Molise chi
non ha nulla non trova nessuna porta che gli si apre nel momento della
disperazione e del bisogno ? Chi non ricorda il gesto dei due Carabinieri che
in pieno inverno pagarono a proprie spese l’albergo ad un papà e al suo bimbo,
rannicchiati davanti la Stazione Ferroviaria. Le istituzioni hanno il dovere di
non tenere immobilizzato il patrimonio pubblico e se la struttura pubblica “
Don Carlo Pistilli “ è in grado di essere trasformata in RSA e in luogo di
accoglienza ed inclusione, bisogna intensificare gli sforzi per superare le
pastoie burocratiche e attivarla.
(Foto Gino Calabrese) |
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