Presso la Curia arcivescovile di Campobasso si è svolta la deposizione
processuale per la causa di beatificazione del servo di Dio mons. Tonino Bello,
vescovo di Molfetta (BA)
E’ stato ascoltato l’arcivescovo metropolita
dell’arcidiocesi di Campobasso- Bojano mons.
GianCarlo Bregantini in qualità di “teste de visu” dai membri del Tribunale di
Molfetta , don Sabino Lattanzio, in qualità di giudice delegato e don Luca
Murolo come promotore di Giustizia”Avvocato del Diavolo”.
Mons. Bregantini, infatti, ha
avuto più volte la grazia di incontrare
il vescovo di Molfetta don Tonino Bello. Anche per il fatto che è stato parroco
di una parrocchia, la più piccola, di Bari, san Cataldo collocata alla
periferia Nord Di Bari e quindi facilmente accessibile per Molfetta.
Ogni incontro per lui è stato
fonte di grazia e di luce ricavandone speranza e forza, che don Tonino sapeva
dare a tutti con larghezza e luminosità.
Siamo infatti all’ultima fase del
processo che si concluderà la prima domenica di Avvento di questo anno 2013,
dopo aver ascoltato una settantina di Testimoni qualificati superando non poche
difficoltà. Tutta la documentazione raccolta sarà portata a Roma,
alla Congregazione per la Causa dei Santi dove è in
corso anche la “positio” della Causa di Beatificazione di fra Immacolato
Brienza che sta proseguendo con zelo. Si prevede infatti per lui un volume di
sintesi della sua vita di oltre 500 pagine che raccontano tutta la vita e
l’immolazione del nostro Servo di Dio, fra Immacolato.
Ancora una volta emerge quanto
l’arcivescovo faceva notare recentemente, nell’omelia per la giornata commemorativa di mons. Secondo Bologna, vescovo di Campobasso dal 1940 al
1943. “La
Santità non è mai regalata, ma si corre insieme sulle vie del
Paradiso. Un Santo ne trascina un altro”. L’arcivescovo e la diocesi tutta si
augura di vedere al più presto don Tonino tra i numeri dei beati nella speranza
di vederlo accanto a fra Immacolato e chissà anche con mons. Bologna ? Crescono
perciò in questo Anno della Fede i Testimoni di Fede sempre più necessari per
il mondo giovanile così fragile e smarrito per la mancanza di prospettive.
Nessun commento:
Posta un commento