Nell’ambito delle celebrazioni per la festa patronale che si
concluderà il giorno 10 agosto, nella suggestiva cornice rappresentata della
Cappella Brunetti di Busso, aperta per l’occasione alla cittadinanza e ai
visitatori emigranti giunti in paese per S. Lorenzo, lo scorso giovedì 8 alle
ore 18 la vicepresidente della Proloco Monte Vairano, Piera Liberanome, ha
ospitato e diretto la conferenza di approfondimento culturale intitolata
“Vecchi e Nuovi Emigranti” promossa dalla Fondazione Ibsen e dalla Lega delle
Autonomie Locali rappresentata dal Segretario Regionale, Filippo Poleggi, in
collaborazione con le amministrazioni Comunali di Busso, Baranello e
Campobasso, per informare e fornire cenni storici sulle figure locali di
maggior rilievo, Nicola Santangelo e Giuseppe Zurlo, due esempi di uomini che
dal “contado del Mosile” si sono mossi dando lustro ai rispettivi paesi natii,
al Molise quindi e all’intero stivale essendo stati entrambi Ministri del Regno
di Napoli nell’800, un periodo in cui il Meridione d’Italia, sulla spinta del
precedente movimento illuminista, era all’avanguardia scientifica e culturale
rispetto all’intero panorama europeo.
Come da vent’anni ormai, la Fondazione Ibsen, presieduta dal
dott. Antonio Turco, ha organizzato l’evento avvalendosi del preziosissimo
aiuto di studiosi ed esperti volontari che, anche in questo caso, con il loro
contributo hanno permesso alla ricerca storica di compiere nuovi passi. A delineare
ed esaltare le doti degli illustri corregionali, infatti, è stata la
professoressa Rosa Maria Camposarcuno, moglie del compianto professor Renato
Lalli, storico e studioso appassionato dal quale ha preso come staffetta il
testimone raccogliendone del sapere l’eredità e facendo, con il suo magistrale
intervento, avvertir meno pesante l’enorme vuoto lasciato.
Altro presente alla conferenza è stato Pietro Maio, nella
doppia veste di promotore della manifestazione, come consigliere comunale di
Campobasso e come testimone dell’analoga esperienza di ricerca storica nel
Comune di Baranello sulla figura di Giuseppe Zurlo.
Sempre al tavolo dei relatori, a rappresentare la nuova e la
vecchia amministrazione di Busso coinvolta nei progetti promossi dal ventennale
sodalizio tra Fondazione Ibsen, Enti e Associazioni locali, il vicesindaco
Mario e il dott. Camposarcuno.
Nicola Santangelo e Giuseppe Zurlo, alla fine del convegno
sono stati presentati e descritti oltre che per le straordinarie doti e
l’importantissimo ruolo ricoperto a livello internazionale soprattutto, data
l’attualissima esigenza di esempi positivi, per l’estrema serietà ed onestà
d’intenti che come attenti, scrupolosi e capaci amministratori del Regno di
Napoli hanno dimostrato d’avere, come ad esempio risulta in maniera emblematica
da alcuni carteggi letti da Pietro Maio dove, nel ricordare il gesto della
Regina Margherita che voleva ringraziare il Ministro Zurlo per i servigi svolti
con un’ingentissima somma, l’illustre molisano rispose, rifiutandola, d’averlo
fatto nell’esercizio delle sue funzioni di servitore e non di servo, con la
grande dignità che contraddistingue i figli di questa ricca terra.
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