Effetto Bergoglio ancora due mesi dopo a Campobasso:
la partecipazione più naturale e spontanea, quella corale e solidale, ha fatto da protagonista alla presentazione di “Grazie tante”.
Il libro di Giovanni di Tota e Enzo Luongo che racconta la
visita in Molise di Papa Francesco. Tanta, tantissima gente, e una serata carica
di emozioni. Nella sala conferenze della Palladino Company a Campobasso
l’incontro con i due giornalisti che hanno parlato del loro lavoro realizzato
nei due mesi successivi alla storica presenza del Pontefice in Regione. C’erano
tutti, cittadini, fedeli, curiosi e autorità.
A moderare l’iniziativa durante la quale si sono poi
susseguiti gli interventi istituzionali, la giornalista Pina Petta. Hanno preso
la parola il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Niro, il sindaco di
Campobasso, Antonio Battista, il rettore dell’Università del Molise, Gianmaria
Palmieri. Tutti hanno ricordato le emozioni vissute il 5 luglio scorso e hanno
avuto parole di elogio per l’iniziativa dei due giornalisti.
Dopo Antonio Petrone, presidente di una associazione di
molisani che vivono in Argentina, che ha raccontato tra l’altro il suo
incontro, negli anni passati, con Papa Francesco, le conclusioni sono state
affidate al vice presidente della giunta regionale, Michele Petraroia, che ha
parlato di lavoro, quello che è stato il tema centrale della visita del
Pontefice in regione.
Il governatore Paolo Frattura, a Roma per impegni
istituzionali, ha voluto essere comunque presente inviando un suo saluto.
“Molte cose mi legano a Giovanni di Tota e Enzo Luongo – ha scritto il
presidente -. Molte cose, fra tutte l’amicizia che riesce a contenersi, come a
farsi da parte, quando si lavora nei differenti ruoli che noi tre abbiamo.
Rigore ed etica, onestà intellettuale accompagnano, dovrebbero farlo almeno,
tanto il lavoro degli amministratori quanto quello dei giornalisti. Con loro
so, lo sappiamo tutti, lettori e telespettatori, sono blindati, questi valori.
Li conosciamo come professionisti seri e attenti. Per questo so che rigore,
etica, onestà intellettuale e, soprattutto, passione per il racconto
appartengono alle pagine che insieme, due giornalisti, due amici, hanno
costruito e scritto”.
Frattura ha quindi concluso: “Tante grazie a Giovanni e Enzo
per averci regalato con questo libro la possibilità di vivere e rivivere le
sensazioni, le suggestioni, le impressioni che il 5 luglio scorso tutti insieme
abbiamo provato, riconoscendo nelle pagine di ‘Grazie tante’, i volti e i sorrisi
di una comunione straordinaria che mai andrebbe dimenticata per non vederla
dispersa. Ho avuto in anteprima il piacere di questo lavoro e così, apprezzando
la preziosa opera di ricostruzione di una giornata unica, ho avuto la felicità
di emozionarmi di nuovo per quelle ore meravigliose che abbiamo vissuto grazie
a Papa Francesco qui a casa nostra”.
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