I dati di fatto sull’insostenibile e
devastante prolificare dei cinghiali in Molise sono impietosi. Invasione degli
ungulati anche all’interno dei centri abitati, devastazione di colture agricole
che coinvolgono ogni area regionale, incidenti d’auto sempre più diffusi,
addirittura animali sbranati dalla furia dei branchi di cinghiali affamati. La Coldiretti Molise
ribadisce la necessità di attivare misure specifiche di controllo selettivo dei
cinghiali, ed ha inviato una richiesta alla Regione Molise affinché venga
convocata, con urgenza su tale problema, una conferenza di servizio, con il
coinvolgimento delle Provincie e delle altre strutture coinvolte.
La questione coinvolge tutti i molisani,
considerato che è stimabile ad oltre
800.000 euro annui il costo, per la Regione Molise , dei danni causati da cinghiali ed
animali selvatici. Una cifra che necessita di adeguati provvedimenti preventivi
e che non è sufficientemente indicativa dei reali danni subiti dalle aziende
agricole, dato che, a causa delle lungaggini burocratiche e dell’esiguità del
valore degli indennizzi, irrisori rispetto al reale danno, molti agricoltori rinunciano
a presentare le richieste.
I cinghiali vivono
e si spostano in branco, generalmente guidato dalla femmina più vecchia, i
maschi più vecchi tendono ad isolarsi. Le scrofe adulte possono partorire anche
10 piccoli per volta, con un periodo di gestazione di 114 giorni. I cinghiali sono
onnivori, per cui devastano tutte le principali colture agricole molisane, ed
inoltre con la tipica azione del grufolare, svolta dai branchi che in alcuni
casi ormai superano i cinquanta esemplari, “arano” e rivoltano il terreno,
distruggendo completamente l’appezzamento che invadono. Spinti dalla fame,
conseguenza dello spropositato sovra numero in regione, che li porta a superare
anche la naturale ritrosia per i centri abitati, nei quali sempre più spesso si
avventurano, si nutrono anche di carogne di ogni genere di animali, ed a volte
inseguono e catturano animali in difficoltà o indeboliti.
La
spropositata sovra popolazione di cinghiali, evidenzia Coldiretti Molise,
rappresenta anche un pericolo costante per gli automobilisti, come testimonia
l’aumentare della frequenza di incidenti stradali dovuti agli ungulati che
attraversano le strade. In ciò la Coldiretti Molise sollecita anche i Sindaci a
rendersi parte attiva nella emergenza, considerato che ormai è un problema di
ordine pubblico, con competenza che investe anche i Primi Cittadini.
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