Dopo la
sbiadita estate inizia anche in Molise la vendemmia, con previsioni, a livello
nazionale, che prevedono una riduzione di produzione di oltre il 15 per cento
rispetto allo scorso anno, che, se confermato, apposterebbe la vendemmia 2014 come
la più scarsa dal 1950, anche se molto dipenderà dalle condizioni climatiche
delle prossime settimane.
In Molise,
dove gli ettari di vigneti in produzione sono circa 5.000, di cui 1000 per la
produzione dei vini di qualità DOP e IGP, si potrebbe avere una contrazione di
circa il 10% della produzione di uve. E’ quanto stima la Coldiretti Molise ,
nell’evidenziare che a condizionare i risultati sono stati gli effetti dell’anomalo
andamento climatico, particolarmente piovoso, che ha colpito gran parte dei
vigneti molisani ed italiani.
Per quanto
riguarda la qualità, essa avrà una forbice più ampia tra i singoli vigneti, in
quanto condizionata fortemente dalla esposizione pedoclimatica dei singoli
appezzamenti, dalla resistenza dei vari cultivar, e dalla particolare cura ed
esperienza del vignaiolo, che proprio nei momenti di maggiore difficoltà fa maggiormente
la differenza, con interventi più onerosi ma più efficaci se fatti in modo
tempestivo ed accurato, come, ad esempio, l’attenzione alla sfoltitura delle
foglie, atta a garantire agli acini di raccogliere totalmente i più ridotti
raggi di sole di questa annata, o il saper cogliere il giusto momento della
raccolta, all’apice dell’adeguato contenuto di zuccheri e di carica batterica
degli acini.
Sembra ormai attendibile
che l’Italia, con una produzione ridotta a 41 milioni di ettolitri, perderà
quest’anno il primato mondiale nella quantità di vino, a vantaggio della
Francia dove, comunica Coldiretti Molise, le stime per il 2014 danno una
produzione di 47 milioni di ettolitri, secondo l’Istituto del Ministero
dell’agricoltura d’oltralpe.
Come
evidenzia Coldiretti Molise è sempre più importante la difesa dalle
contraffazioni del vino. Dall’inizio della crisi sono più che raddoppiate le
frodi nel settore del vino e degli alcolici con un incremento record del 102
per cento del valore delle bottiglie sequestrate perché adulterate, contraffate
o falsificate, con un danno incalcolabile per il vino, il prodotto agroalimentare
Made in italy più esportato. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti
sulla base della preziosa attività svolta dai carabinieri dei Nas dal 2007 al
2013, anche in riferimento all’ultima positiva operazione della Guardia di
Finanza, che ha sequestrato oltre 160.000 litri di vino, pari a oltre 220mila
bottiglie, tra Brunello di Montalcino e Rosso di Montalcino, che risulterebbero
ottenute in realtà da vino di modesta qualità.
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