“La ripresa economica e la
crescita dell’occupazione possono arrivare solo dall’industria”.
“Dobbiamo tornare a credere nell’impresa - prosegue Natale - nel suo
valore e nella sua capacità di aumentare la ricchezza prodotta sul nostro
territorio. Sono le imprese che creano
lavoro e aumentano il pil regionale.
Questo va detto con chiarezza,
soprattutto in un momento in cui nella nostra regione le imprese industriali
sono guardate con sospetto, anziché con rispetto.
Sospetto che si è tradotto
via via nel tempo in una cultura e un’azione partecipativa ostile ad ogni
ipotesi di insediamento industriale.
Stiamo aspettando che il Ministero dello Sviluppo
Economico accolga la richiesta dell’area di crisi per il territorio compreso
nell’area di Bojano-Isernia-Venafro, ma nel frattempo che facciamo? Assistiamo
inermi al progressivo smantellamento del nostro sistema industriale?
L’idea che si sta
diffondendo qui da noi in regione è che l’accoglimento dell’area di crisi
produrrà un nuovo rinascimento industriale. Nutro qualche dubbio sul fatto che
ciò possa accadere, perché facciamo parte di un Paese, l’Italia, che ormai è
tra i meno attrattivi al mondo per gli investimenti esteri.
Conseguentemente ritengo prioritario, anche per il rilancio
industriale del Molise, che il governo nazionale ponga al centro della sua
agenda i problemi di crescita del Paese, con nuovi interventi per favorire la
politica industriale.
Ma ciò non significa - aggiunge Natale - che i governi
regionali non debbano essere chiamati alle loro responsabilità.
Il tempo passa e i problemi
del settore industriale aumentano. Confindustria Molise registra oggi una
profonda e galoppante crisi del suo sistema, con centinaia di lavoratori in
cassa integrazione e diverse aziende, le poche rimaste attive sul nostro
territorio, che iniziano a guardare altrove per de localizzare gli
investimenti.
Siamo fortemente preoccupati della situazione che si
profilerà nei mesi autunnali e per questo poniamo al governo regionale - in primis al Presidente Frattura e all’Assessore
Petraroia - una domanda: prescindendo dall’area di crisi, che si fa?
Abbiamo qualche idea per migliorare il contesto in cui le imprese operano?
Ridurre la tassazione, riformare i nuclei industriali, semplificare la
burocrazia e velocizzare la richiesta di autorizzazioni, infrastrutturare
dignitosamente la regione, insomma: tutta una serie di richieste che noi
abbiamo fatto da tempo, rimaste inevase fino ad ora.
A mio avviso l’area di crisi non produrrà miracoli per
il settore industriale. Resta per
noi determinante che vengano messe in atto azioni di supporto al territorio,
ossia scelte politiche che restituiscano competitività al Molise”.
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