Qifti - 1° Classificato |
E’ stata una lunga ed emozionate finale quella andata in
scena sul palco di Piazza Vittorio Emanuele a Gambatesa che ha visto trionfare
i Qifti di Portocannone con il brano Liri (Libertà), scritto in lingua
arbereshe e capace di convincere la giuria tecnica, aggiudicandosi 2500 €,
in una partita che si è dimostrata tutt’altro che scontata. La qualità
dei brani in gara ed una cornice di pubblico fantastica hanno contribuito a
creare un’atmosfera magica che ha confermato l’importanza dell’evento nel
panorama degli eventi molisani, facendo di Gambatesa un vero e proprio centro
di raccolta nel quale sono convogliati generi musicali completamente
differenti, lingue dialettali ed artisti provenienti da ogni parte del
Molise in un clima di festa che ha visto la musica come indiscussa
protagonista.
Tornando alla gara, la “prima volta” di Portocannone è
stata il frutto di una magistrale interpretazione di Cristiano Iacovelli
(autore ed esecutore) e della giovanissima cantante dei Qifti,
Carla Mascio, quest’ultima capace di un’interpretazione da brividi che ha
stregato la piazza. A ridosso dei Qifti, la seconda piazza, ed il relativo
premio di 1500 €, sono andati a Sergio Paliferro, suggestivo personaggio di
Castel San Vincenzo già due volte vincitore del Festival della canzone
dialettale molisana, che insieme alla sua famiglia, ha eseguito il brano “La
colomba e la vuagliola”. confermandosi un maestro di interpretazione e di
mimica con in primo piano la voce della figlia Emanuela a suggellare un
successo di critica strepitoso.
Il gradino più basso del podio, aggiudicatario di 1000 €, è
stato occupato dagli Alberi Sonori di Larino che con il brano “A fonde e
balle”, interpretato da una superba Cinzia Minotti, narrante di una
pittoresca leggenda larinese, ha sancito la predominanza del basso Molise nella
24° edizione del Festival.
Quanto ai premi speciali, anche il “Testo letterario di
maggior impegno poetico” è finito in basso Molise, a Termoli, con il brano “A
mamme du vinde”, proposto dal gruppo dei “Tirabusciò”, e scritto da Anna Gina
Costantino .
L’area del Fortore, rappresentante il gruppo più numeroso
al festival, si “consola” con il premio della critica assegnato ad Officina SL
di Riccia con “A vit s’annasconne” e con il premio rivelazione, al quale hanno
concorso gli artisti che non hanno mai partecipato in passato al festival,
conferito a Pasquale Curiale di Gambatesa con “Ammor è cumm a lun”.
Premio tradizione è andato a “Quelli delle serenate” di
Mirabello, con “Serenata a Lucije”, canzone molto ben orchestrata capace di
evocare meglio delle altre l’atmosfera della nostra terra.
Ottima la conduzione tutta gambatesana del veterano Franco
Conte e delle presentatrici locali Sara Di Maria ed Letizia Concettini,
confermatissime dopo il successo dello scorso anno.
Precisa ed impeccabile anche l’orchestrazione dell’evento
ad opera della pro-loco Gambatesa guidata da Pasquale Abiuso, quest’ultimo
emblema del grande ritorno del Festival della Canzone dialettale Molisana,
ripreso lo scorso anno dopo tredici anni di assenza.
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