VINCENZO NIRO NUOVO PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO
Avviata la undicesima legislatura con la costituzione
degli organi. Ciocca, Totaro e Fusco Perrella delegati della Regione per
l'elezione del Presidente della Repubblica.
Presieduto dal
consigliere Angela FUSCO PERRELLA è tornato a riunirsi nella giornata di
oggi, 9 aprile 2013, alle ore 11,00, con prosecuzione anche nel
pomeriggio, il Consiglio Regionale del
Molise, aggiornato lo scorso martedì, 2 aprile, per consentire la notifica
formale del provvedimento di sospensione dalla carica di consigliere dell’ex
presidente, Angelo Michele Iorio, ai sensi del decreto legislativo n.235/2012.
L’assemblea ha proceduto a tutti gli adempimenti in
programma.
Dopo alcune comunicazioni del Presidente Fusco, tra
cui quella relativa alla composizione della Giunta da parte del presidente
Frattura (Vice presidente, Michele Petraroia, assessori, Vittorino Facciolla,
Pierpaolo Nagni e Massimiliano Scarabeo),
in avvio, il Consiglio ha preso atto della sospensione del consigliere
Iorio, assente anche oggi, come martedì scorso.
Sul punto ha preso la parola il consigliere Cavaliere
che ha invitato il Presidente Frattura a riflettere sulla situazione che ha
definito “paradossale”. Nel ritenere l’applicazione della norma , per la prima volta in Italia, “illegittima
e incostituzionale”, ha invitato, altresì, la Regione, attraverso il
Presidente, a costituirsi per opporsi al decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri che, ha aggiunto, “ oggi tocca a Iorio, ma domani potrebbe toccare
a chiunque”.
Breve la risposta del Presidente Frattura che, nel
ribadire le espressioni di solidarietà a Iorio, ha detto di non essere in grado
di dare risposte, chiedendo la sospensione della seduta per approfondire la
problematica.
Il Presidente Fusco ha invitato l’aula a procedere
con l’ordine del giorno e alla fine si sarebbe affrontato l’argomento. Cosicchè
si è andati avanti con la comunicazione dello stesso presidente Fusco che ha
informato l’aula sulla scelta operata dal consigliere Niro, di optare per il
proporzionale. Si è proceduto, quindi, alla surroga con il consigliere Nunzia
Lattanzio, che ha fatto il suo ingresso in aula.
Dopo un paio di sospensioni chieste dal consigliere
Di Pietro, i lavori sono ripresi quasi alle ore 13,00, con la lettura delle deleghe agli assessori e
con la elezione del presidente del Consiglio.
Alla prima votazione la maggioranza, compatta, con
12 voti, ha eletto il consigliere Vincenzo Niro dell’Udeur, già presidente
della prima commissione nella passata legislatura, nuovo Presidente del
Consiglio. Vincenzo Niro, che si è immediatamente insediato, succede, nella carica, a Mario Pietracupa.
Alla votazione, oltre all’ex presidente Iorio,
sospeso, non ha partecipato il consigliere di Rialzati Molise, Vincenzo
Cotugno, indicato alla vigilia quale possibile nuovo presidente dell’assemblea.
La minoranza di centrodestra ha puntato su Sabusco
(UDC), che ha ottenuto quattro voti.
Dopo un breve saluto di ringraziamento alla
maggioranza e la formulazione della speranza di “essere il Presidente di tutti
e di lavorare per il massimo risultato per il popolo molisano”, Vincenzo Niro ha proposto di
aggiornare i lavori al pomeriggio, ma i consiglieri Totaro (PD), Fusco (PDL) e
Federico (M5S), hanno chiesto, ed ottenuto, di completare l’ufficio di
presidenza con la elezione dei due vice presidenti e dei due segretari.
La votazione dei due vice presidenti, uno di
maggioranza e l’altro di minoranza, ha fatto convergere i suffragi sui
consiglieri Di Pietro ( IDV- otto voti), Filippo Monaco (Costruire Democrazia
-cinque voti) e Nicola Cavaliere (PDL-4 voti). Questa votazione è stata
fortemente contestata dalla opposizione che non si sente rappresentata da
Monaco in quanto, ha detto Cavaliere “è stato eletto dalla stessa maggioranza”.
La elezione di Monaco a vice presidente,
(unitamente a quella di Di Pietro), è
stata duramente commentata, oltre che da Cavaliere, anche dalla Fusco Perrella
“ci voleva l’XI legislatura per
inaugurare un fatto antidemocratico. Il vice presidente Monaco non rappresenta
la minoranza e lo invito a dimettersi se si crede nella democrazia”.” – ha
detto.
Il neo eletto Monaco, ha subito reagito sostenendo
di non voler entrare in polemica con nessuno. “La democrazia si esprime con il
voto e non con le chiacchiere” – ha sostenuto.
Anche il consigliere Federico del Movimento cinque
stele ha preso la parola sostenendo che il movimento più votato in regione è
fuori dall’ufficio di presidenza. “I molisani ci hanno votato per cambiare, ma
ciò non è stato possibile” – ha affermato -.
Hanno poi preso la parola Sabusco (UDC) “credo che
la legislatura è cominciata molto male, la maggioranza ha votato anche per la
minoranza”, Manzo (M5S) “siamo in una situazione critica sotto tutti i punti di
vista. Il Movimento porterà la politica fuori dal Consiglio per renderlo una
casa di vetro”, Micone (Grande Sud) “sono deluso soprattutto perché mi ritengo
una persona moderata e ho notato che oggi non c’è stata lealtà e dialogo. C’è
stato un atto arrogante e presuntuoso”, Cavaliere (PDL) “avrei voluto parlare
di cose diverse. Si è scritta una pagina che in questa Regione non era mai stata
scritta prima. Saremo attenti e
vigileremo su ogni situazione”, Di Nunzio (PD) “lo faccio per dovere morale.
Sono disgustato dalla votazione di Filippo Monaco. Mi dissocio da chi si è
prestato a questo gioco”, Ciocca (Pdci), che ha ricordato a Cavaliere la sua
precedente appartenenza alla Margherita e che ha fatto l’assessore con Iorio,
dopo il passaggio dall’altra parte. Ha chiuso il presidente Frattura che ha
replicato a tutti sostenendo che “i molisani si sono espressi per il nostro
progetto politico. I nostri valutatori sono solo i molisani. Parliamo di fatti,
di sostanza, di obiettivi. Questi sono i temi sui quali ci confronteremo. Non
accettiamo lezioni di morale da nessuno. Le polemiche non mi appartengono e non
mi appassionano. Non mi coinvolgeranno”.
La composizione dell'ufficio di presidenza della XI
legislatura è stata completata con la elezione di due segretari, uno di
maggioranza, Di Nunzio (PD) con 10 voti, e l'altro di minoranza, Sabusco (UDC)
con 5 voti. Tre i voti di Patrizia Manzo del Movimento cinque stelle e una
scheda bianca.
Dopo un richiamo del presidente Niro ad una
terminologia più appropriata e una affermazione dello stesso “la democrazia
sarà sempre presente in quest’aula”, i lavori sono stati aggiornati alle ore
16,00.
Dopo alcuni brevi rinvii, si è ripreso, quasi alle
ore 18,00, con il consigliere Di Pietro che ha chiesto di anticipare,
invertendo l'ordine del giorno, la elezione dei 3 delegati della Regione che
parteciperanno alla elezione del Presidente della Repubblica.
Con l'accoglimento alla unanimità della richiesta
si è proceduto alla votazione che ha fatto convergere 13 voti sul consigliere
Ciocca, 12 sul consigliere Totaro e 4 sul consigliere Fusco Perrella. Saranno
loro a recarsi in Parlamento per la elezione del Presidente della repubblica.
Due voti ha ottenuto Federico (Movimento 5 Stelle)
e un voto Monaco (Costruire Democrazia).
Dopo la formazione dei gruppi consiliari con
relativa designazione dei capigruppo, si è passati a formare le commissioni, in
numero di quattro. Per consentire la presenza di tutti i consiglieri ad almeno
una commissione, sono state votate alla unanimità le composizioni di tre
commissioni da cinque consiglieri e una da sei consiglieri. Le stesse si sono
subito insediate per eleggere i Presidenti, i vicepresidenti e i segretari:PRIMA COMMISSIONE: Presidente Totaro, vice presidenti Micone e Di Pietro, segretario, Lattanzio, componente Cavaliere;
SECONDA COMMISSIONE: Presidente Parpiglia, vice presidenti Di Nunzio e Fusco Perrella,segretario Ioffredi, componente Manzo;
TERZA COMMISSIONE: Presidente Ciocca, vice presidenti Di Nunzio e Federico, segretario Cotugno, componenti Iorio e Di Pietro;
QUARTA COMMISSIONE: Presidente Ioffredi, vice presidenti Lattanzio e Sabusco, segretario Totaro, componente Monaco.
Il Presidente Niro ha quindi chiuso i lavori che saranno riconvocati a domicilio dei consiglieri.
L'ufficio di presidenza del Consiglio è stato convocato per domani, 10
aprile, alle ore 11,00.
Subito dopo la conclusione dell'assemblea, il
presidente della giunta Frattura, il vice Petraroia e alcuni consiglieri, hanno
parlato con molti dipendenti Solagrital, presenti nel corso dei lavori.
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