Enti e Società partecipate, molti "rami
secchi"!
Assessore Scarabeo: con quei risparmi creiamo sviluppo!
Continua
la fase di verifica negli Enti a
partecipazione regionale che rappresentano dei veri e propri "rami
secchi" e per tale motivo la volontà della Regione resta quella del
contenimento dei costi eliminando inutili finanziamenti "a pioggia"
senza nessun tipo di vantaggio per il Molise. E' la volta dell'IFIM Spa, nel
cui capitale sociale, la Regione Molise partecipa con una consistente dote finanziaria.
"Intendo riscontrare l'utilità che la Regione partecipi finanziariamente
nei capitali di società, come la Ifim , non soltanto per il decreto legge sulla
spending review ma, soprattutto, per il rispetto che la politica deve alle
tante imprese locali e ai tanti molisani in difficoltà. "Lo dice
chiaramente l'Assessore regionale Massimiliano Scarabeo, dopo che in sede di
approvazione del bilancio della società finanziaria, la Regione si è espressa
sull'inutilità di restare nel capitale sociale della Ifim.
"Il particolare periodo non
ci consente di continuare ad essere
cicale spendaccione, dobbiamo pensare all'immediato rilancio
dell'economia regionale, e per farlo occorre mettere a frutto qualsiasi risorsa
disponibile. Attenersi alle disposizioni in materia di contenimento dei costi è
un preciso dovere non soltanto legislativo, ma morale, nei confronti delle
numerose imprese molisane e dei tanti cittadini che non vogliono vedere buttati
alle ortiche decine di milioni di Euro di soldi pubblici. Il risultato di
gestioni "allegre" , finanziamenti senza logica, erogati dalla
Regione, non hanno, purtroppo, portato alcun tipo di vantaggio al nostro
tessuto economico-produttivo e il Molise ha bisogno di tutte le risorse
disponibili per iniziare la tanto attesa fase di sviluppo e crescita che le
necessita. In fase di discussione del bilancio dell'Ifim, è emersa l'inutilità
della Regione di continuare a restare socio, del resto la partecipazione nel
capitale sociale Ifim, era comunque da considerarsi temporanea, così come
stabilito con una delibera del 2007. Viste le conseguenze, a distanza di sei anni, possiamo dire che
l'esperimento può considerarsi concluso. Dobbiamo guardare in maniera attenta a
quello che facciamo, le tante situazioni di disagio sociale che la perdita di
posti di lavoro sta determinando, stridono fortemente col fatto di tenere
congelati ingenti risorse economiche in Enti e strutture inutili e improduttive. La regione deve dare
il via alla ripresa economica, perciò
occorre avere idee chiare sul da farsi, e, soprattutto, risorse da mettere in
campo. Il tempo delle vacche grasse è finito, così come la politica
assistenziale e clientelare, se vogliamo pensare ad un futuro più promettente,
dobbiamo rimboccarci le maniche e cercare di ottenere i migliori risultati
possibili: questo deve essere il metodo con cui portare avanti le idee per la
crescita e lo sviluppo del Molise."
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