La
Festa dei Lavoratori per tornare a darci fiducia e speranza
Paolo Di Laura Frattura |
“Una è la sfida da vincere oggi, tornare
a celebrare questa giornata come un giorno di festa, la Festa dei Lavoratori.
Le condizioni attorno a noi, purtroppo,
non ci consentono di pensare e guardare al I Maggio senza quei sentimenti di
angoscia e preoccupazione che da tempo ormai si legano al tema del lavoro. A
quello che oggi non c’è, che non è sicuro e non dà certezze. Per troppe
persone. Per i giovani e per chi non lo è più, per i deboli e i disagiati. Nel
nostro Molise capita anche che le prospettive ci appaiano ancora più tetre. Se
un’azienda chiude, si rischia che non ci sia un’altra che apre.
Il punto di non ritorno nel quale siamo
precipitati tutti assieme, imprese e operai, istituzioni e forze sociali,
spaventa anche chi ha, come noi, il dovere di dare risposte. Il timore di non
averne di giuste e risolutive priva di ogni serenità la mente e il cuore di
tutti noi.
Ogni giorno ci ritroviamo di fronte al
grido di dolore di donne e uomini che non sanno più come andare avanti. Ogni
giorno in questo Palazzo accogliamo le storie della disperazione. La casa, il
mutuo, le spese, i figli da crescere e mantenere a scuola e all’università diventano
pensieri che sconfortano.
Noi lo sappiamo e ne soffriamo.
Soffriamo all’idea che le nuove generazioni possano stare meno bene di quelle
che le hanno precedute.
Proprio per questo il nostro impegno, il
nostro lavoro, è in ogni minuto della giornata rivolto al superamento delle più
pesanti criticità. I risultati non sono dietro l’angolo, le soluzioni sono
complicate e difficili, ma volontà di recuperarle, quella, non manca. Abbiamo
le capacità per farlo, ma soprattutto la determinazione di volerlo fare.
Cambieremo rotta e non è solo una promessa.
Diciamo anche noi che la politica ha le
sue responsabilità, ma siamo sempre convinti che con la collaborazione e la
condivisione dei progetti si va avanti. Le divisioni sociali che registriamo in
questo momento storico le supereremo se ci diamo fiducia a vicenda. Se crediamo
in quello che stiamo portando avanti, anche quando sembra che le risposte da
parte nostra non arrivino.
Stiamo lavorando con rigore e costanza
per risollevare i settori segnati dalla crisi, dall’agroalimentare al tessile,
passando per l’edilizia, il commercio e la sanità. I risultati, lo speriamo, ci
saranno per tutti. Per il futuro del nostro Molise. Lo dobbiamo ai nostri
figli, ai nostri genitori, a noi. Lo dobbiamo a chi sta meno bene di noi.
Nel I Maggio ritroviamo i valori della
solidarietà, della speranza e del mutuo soccorso. Le difficoltà ci insegnano a
stare uniti e vicini. Imprese e lavoratori, disoccupati e cassintegrati,
partiti e sindacati. Così celebreremo questa giornata di nuovo come la Festa
dei Lavoratori”.
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