MESSAGGIO DI MICHELE PETRAROIA
Vice-Presidente della Giunta Regionale
L'Organizzazione Internazionale del Lavoro ha fissato nel 28
aprile di ogni anno la Giornata Mondiale sulla Sicurezza sul Lavoro. E per
la circostanza, l'Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sui luoghi
di lavoro, ha tenuto ieri un evento a Roma per richiamare la necessità di
garantire misure di prevenzione e di tutela in favore dei lavoratori. Ma
proprio alla vigilia di una data che vedrà svolgersi manifestazioni in ogni
continente sul diritto alla sicurezza sui posti di lavoro, si è verificata una
delle più immani stragi di operai degli ultimi decenni. A DACCA nel Bangladesh
è crollato uno stabile in cui prestavano attività 3 mila addetti di un'azienda
tessile provocando al momento almeno 340 vittime costrette a sopportare
condizioni di sfruttamento disumano per uno stipendio mensile di 35 euro.
Questa tragedia si somma alla strage di minatori sudafricani uccisi nei mesi
scorsi da gruppi armati nel corso di uno sciopero in cui rivendicavano modesti
aumenti salariali. Per arginare simili ingiustizie, l'Unione Europea e l'Italia
hanno il dovere di adoperarsi nei consessi internazionali per affermare la
cultura dei diritti e della sicurezza sul lavoro con politiche di cooperazione
che agevolano chi rispetta le regole e mettano al bando del commercio e degli
scambi economici, le imprese che violano le leggi, sfruttano i bambini, le
donne e le persone.
Monongah (USA) |
Marcinelle (Belgio) (Foto Gino Calabrese) |
La Regione Molise in questa triste ricorrenza del 28
aprile,ricorda gli 87 emigranti molisani morti il 6 dicembre 1907 nella miniera
di Monongah (USA), i 7 minatori caduti a Marcinelle nel 1956 in Belgio ed i
tanti lavoratori, coltivatori, braccianti e artigiani, che nel corso degli
anni, non sono più tornati a casa. Bisogna alzare la soglia di attenzione
generale perchè nei periodi di crisi si taglia l'occupazione, viene
agevolato il lavoro nero ed irregolare, si accentua la precarietà e si
allentano le misure di prevenzione sulla sicurezza. Per questo tutte le
istituzioni, le parti sociali e le rappresentanze sindacali per la sicurezza,
debbono raccogliere le ripetute sollecitazioni del Capo dello Stato tese a
preservare la vita delle persone, e a salvaguardarne l'incolumità. Con questo
auspicio ed esprimendo vicinanza e cordoglio alle famiglie degli operai tessili
caduti nel Bangladesh, è indispensabile adoperarsi ad ogni livello per
affermare il rispetto di quelle norme di prevenzione e sicurezza che possono
evitare altri caduti sul lavoro.
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