martedì 16 aprile 2013

CAMPOBASSO SOUL BEAT FESTIVAL PRIMA EDIZIONE 2013

Campobasso 16 aprile 2013


PRIMO APPUNTAMENTO: TRIO VALORE
VENERDI’ 19 APRILE- BLUE NOTE

L’associazione «Via Nova» e il «Blue Note» music club presentano la prima edizione di “Campobasso Soul Beat Festival”. L’evento illustrato nel corso di una conferenza nello stabilimento de La Molisana.
Da aprile a luglio sei appuntamenti imperdibili, il primo venerdì 19 aprile con “Trio Valore”.



L’associazione «Via Nova» e il «Blue Note» music club presentano  la prima edizione di “Campobasso Soul Beat Festival”.  L’evento è stato illustrato questa mattina nel corso di una conferenza stampa nello stabilimento del pastificio La Molisana , sponsor dell’iniziativa insieme alla Geotec, Telemolise e alle  aziende vitivinicole molisane Catabbo, Borgo Di Colloredo, Terre Sacre, Masserie Flocco,  Cantine Cipressi  e  Cantine Salvatore.
Al tavolo il vicepresidente dell’associazione  culturale Via Nova e ideatore del Festival  Massimo Petrarca,  Michele Stella titolare  del Blue Note, Rossella Ferro responsabile marketing del pastificio La Molisana,  Francesco Di Marzo titolare della Geotec, azienda di prospezioni geofisiche e grande appassionato  di musica, il giornalista di Telemolise Giovanni Di Tota e i titolari delle aziende vitivinicole Catabbo, Borgo Di Colloredo, Terre Sacre, Masserie Flocco, Cantine Cipressi, Cantine Salvatore.  Collaborazioni preziose e sponsor importanti per la realizzazione di un programma musicalmente di prim’ordine e  di fortissimo rilievo internazionale. Il  primo appuntamento venerdì 19 aprile con “Trio Valore”.
Il Festival  nasce come prima edizione e dà l’idea di qualcosa che si avvia, in una città che ha bisogno di eventi, di manifestazioni, di vita e che vuole uscire dal letargo durato troppo a lungo. 
“Non a caso  - ha spiegato  Massimo Petrarca -  il progetto è legato al music club più noto del capoluogo, il Blue Note,  il palcoscenico  naturale della buona musica e di ottimi spettacoli, dotato di attrezzature, location e impianti degni dei più importanti locali metropolitani; l’obiettivo è quello di abbattere le divisioni tra arte e spettacolo, fra cultura e intrattenimento  che, nel senso più ampio, comprende la buona tavola e i vini. Ogni serata, infatti, sarà accompagnata  da degustazioni in finger food, primi piatti caldi e specialità con i nuovi formati di pasta proposti dal’azienda locale più nota a livello internazionale La Molisana. Il tutto  accompagnato da vini prodotti da sei tra le migliori cantine molisane: Catabbo, Borgo Di Colloredo, Terre Sacre, Masserie Flocco, Cantine Cipressi  e Cantine Salvatore. 
  “Le difficoltà economiche e la  progressiva riduzione dei fondi pubblici per il settore culturale  - ha precisato Rossella Ferro -  ha certamente una connotazione negativa ma, allo stesso tempo, ha ridato valore ai rapporti tra soggetti privati che decidono di unire le forze, come in questo caso, per sostenere la cultura; non è affatto vero – ha aggiunto Ferro – che l’unico obiettivo delle imprese è il raggiungimento del profitto, l’aspetto economico è importante ma non è l’unico; ci sono finalità  culturali, sociali o ambientali  a cui le aziende puntano  attraverso una politica di responsabilità sociale e cioè sostenendo iniziative che permettono alle aziende di  promuovere contemporaneamente sia il  territorio che il proprio prodotto trasformando il consumatore in “consumattore”. Il  Soul Beat Festival è la conferma che aziende  diverse, anche dello stesso settore come le sei cantine che aderiscono all’iniziativa insieme al pastificio La Molisana , possono collaborare per sostenere un progetto culturalmente e musicalmente di grande qualità”. 
 “Il settore dell’intrattenimento non è immune alla crisi – ha aggiunto Michele Stella – ma non bisogna arrendersi anzi è necessario rilanciare la cultura con iniziative  di qualità in grado di soddisfare le esigenze di un pubblico accorto ed evoluto  senza  però tralasciare gli artisti e i talenti molisani a cui ogni venerdì stiamo dando spazio aprendo le porte, anzi in questo caso il palco del Blue Note” . 
La principale protagonista delle sei serate del Campobasso   Soul Beat Festival è la musica, ancorata al presente ma con solide radici in un passato ben vivo e pulsante. 
Si pensi a Steve White, per anni con Paul Weller e gli Style Council, il batterista di Cafè Bleu e Our Favourite Shop; poi in una delle ultime riunioni degli Who, con Damon Minchella al basso. White, Minchella  e Seamus Beaghen sono il Trio Valore, ospite nella prima serata di venerdì 19 aprile, tre mostri sacri del pop inglese di primo piano.Il Festival  propone un programma musicalmente di prim’ordine e di fortissimo rilievo internazionale, senza nulla da invidiare ai club di Londra, Parigi o Amburgo.  Nasce come prima edizione e dà l’idea di qualcosa che si avvia, in una città che ha bisogno di eventi, di manifestazioni, di vita e che vuole uscire dal letargo durato troppo a lungo.
Non a caso il progetto è legato al music club più noto del capoluogo, il Blue Note, da anni sinonimo di buona musica e ottimi spettacoli, dotato di attrezzature, location e impianti degni dei più importanti locali metropolitani.
L’originalità, la qualità, la professionalità, l’accuratezza delle scelte ne sono al tempo stesso i punti di forza e l’unico filo conduttore.  Un filo teso a captare le opinioni, le attese, le esigenze di un pubblico accordo ed evoluto, ad armonizzare i suoi gusti e i suoi interessi, a intercettare le sue tendenze. L’obiettivo è quello di abbattere le divisioni tra arte e spettacolo, fra cultura e intrattenimento  che, nel senso più ampio, comprende la buona tavola e i vini.
E in questo senso danno piena garanzia le presenze e le collaborazioni di sponsor importanti,  Telemolise, Geotec e il pastificio locale più noto a livello internazionale, La Molisana, che ha sposato l’iniziativa e per ogni serata proporrà degustazioni in finger food, primi piatti caldi e specialità con i nuovi formati di pasta. Il tutto accompagnato da vini prodotti da sei tra le migliori cantine molisane (Catabbo -Borgo Di Colloredo – Terre Sacre – Masserie Flocco – Cantine Cipressi – Cantine Salvatore).

Il progetto prevede in tutte le fasi un forte coinvolgimento dei mezzi di comunicazione, quelli tradizionali, solidi e affidabili,  e i social network.  Tutto  a sostegno della principale protagonista delle sei serate del Festival: la musica, ancorata al presente ma con solide radici in un passato ben vivo e pulsante. 
Si pensi a Steve White, per anni con Paul Weller e gli Style Council, il batterista di Cafè Bleu e Our Favourite Shop; poi in una delle ultime riunioni degli Who, con Damon Minchella al basso. White, Minchella  e Seamus Beaghen sono il Trio Valore, ospite nella prima serata di venerdì 19 aprile, tre mostri sacri del pop inglese di primo piano.
Non richiede particolari presentazioni Richard Dorfmeister (ospite al Blue Note il 10 maggio), uno dei re del  deejaying internazionale, personaggio unico al mondo tra elettronica, underground e  trip-hop. 
Gli Shaolin Temple Defenders (31 maggio), da Bordeaux sono un’altra eccellenza europea, mix perfetto di passato e presente, soul music e ritmi urbani, solide memorie delle possenti sezioni fiati del funk più storico e costante evoluzione musicale, con un’autentica punta di diamante nella voce di Brother Lion, soul man moderato, tra i più dotati e carismatici front man della scena internazionale. 
The  Baker Brothers (21 giugno), londinesi, groove potente e straordinarie vocalità, da più di un decennio sono tra i protagonisti principali della fervida e ricchissima scena soul e nu funk inglese infiammando le platee di tutto il mondo. 
Smoove & Turrel (12 luglio), inglesi del nordest e interpreti di un northern funk  di conio tutto nuovo, si presentano con un organico ampliato a sette elementi in sostegno delle alchimie sonore di Smoove, della potenza vocale di John Turrel e della strepitosa varietà di soul, hip hop, jazz e rhythm & blues che accompagna le loro serate arricchite dalle sonorità di Nile Rodgers, Chic; Martha & The Vandellas cui spesso hanno fatto da supporto in concerti memorabili. 
Nick Pride & The Pimptones (26 luglio) da Newcastle, trasportano la loro carica di adrenalina direttamente dai club inglesi più indiavolati, in una miscela di deep funk, soul, mod e acid jazz.
Sei serate, sei grandi appuntamenti per un Festival straordinario

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