VENERDI’ 19 APRILE- BLUE NOTE
L’associazione «Via Nova» e il «Blue Note» music club presentano la prima edizione di “Campobasso Soul Beat Festival”. L’evento illustrato nel corso di una conferenza nello stabilimento de La Molisana.
Da aprile a luglio sei appuntamenti imperdibili, il primo venerdì 19 aprile con “Trio Valore”.
L’associazione
«Via Nova» e il «Blue Note» music club presentano la prima edizione di “Campobasso Soul Beat
Festival”. L’evento è stato illustrato
questa mattina nel corso di una conferenza stampa nello stabilimento del
pastificio La Molisana , sponsor
dell’iniziativa insieme alla Geotec,
Telemolise e alle aziende vitivinicole molisane Catabbo, Borgo Di Colloredo, Terre Sacre,
Masserie Flocco, Cantine Cipressi e
Cantine Salvatore.
Al
tavolo il vicepresidente dell’associazione
culturale Via Nova e ideatore del Festival Massimo Petrarca, Michele Stella titolare del Blue Note, Rossella Ferro responsabile
marketing del pastificio La Molisana,
Francesco Di Marzo titolare della Geotec, azienda di prospezioni
geofisiche e grande appassionato di
musica, il giornalista di Telemolise Giovanni Di Tota e i titolari delle
aziende vitivinicole Catabbo, Borgo Di Colloredo, Terre Sacre, Masserie Flocco,
Cantine Cipressi, Cantine Salvatore.
Collaborazioni preziose e sponsor importanti per la realizzazione di un
programma musicalmente di prim’ordine e
di fortissimo rilievo internazionale. Il
primo appuntamento venerdì 19 aprile con “Trio Valore”.
Il
Festival nasce come prima edizione e dà
l’idea di qualcosa che si avvia, in una città che ha bisogno di eventi, di
manifestazioni, di vita e che vuole uscire dal letargo durato troppo a lungo.
“Non
a caso - ha spiegato Massimo
Petrarca - il progetto è legato al
music club più noto del capoluogo, il Blue Note, il palcoscenico naturale della buona musica e di ottimi
spettacoli, dotato di attrezzature, location e impianti degni dei più
importanti locali metropolitani; l’obiettivo è quello di abbattere le divisioni
tra arte e spettacolo, fra cultura e intrattenimento che, nel senso più ampio, comprende la buona
tavola e i vini. Ogni serata, infatti, sarà accompagnata da degustazioni in finger food, primi piatti
caldi e specialità con i nuovi formati di pasta proposti dal’azienda locale più
nota a livello internazionale La Molisana. Il tutto accompagnato da vini prodotti da sei tra le
migliori cantine molisane: Catabbo, Borgo Di Colloredo, Terre Sacre, Masserie
Flocco, Cantine Cipressi e Cantine
Salvatore.
“Le difficoltà economiche e la progressiva riduzione dei fondi pubblici per
il settore culturale - ha precisato Rossella Ferro - ha certamente una connotazione negativa ma,
allo stesso tempo, ha ridato valore ai rapporti tra soggetti privati che
decidono di unire le forze, come in questo caso, per sostenere la cultura; non
è affatto vero – ha aggiunto Ferro – che l’unico obiettivo delle imprese è il
raggiungimento del profitto, l’aspetto economico è importante ma non è l’unico;
ci sono finalità culturali, sociali o
ambientali a cui le aziende puntano attraverso una politica di responsabilità
sociale e cioè sostenendo iniziative che permettono alle aziende di promuovere contemporaneamente sia il territorio che il proprio prodotto
trasformando il consumatore in “consumattore”. Il Soul Beat Festival è la conferma che
aziende diverse, anche dello stesso
settore come le sei cantine che aderiscono all’iniziativa insieme al pastificio
La Molisana , possono collaborare per sostenere un progetto culturalmente e
musicalmente di grande qualità”.
“Il settore dell’intrattenimento non è immune
alla crisi – ha aggiunto Michele Stella
– ma non bisogna arrendersi anzi è necessario rilanciare la cultura con
iniziative di qualità in grado di
soddisfare le esigenze di un pubblico accorto ed evoluto senza
però tralasciare gli artisti e i talenti molisani a cui ogni venerdì
stiamo dando spazio aprendo le porte, anzi in questo caso il palco del Blue
Note” .
La
principale protagonista delle sei serate del Campobasso Soul Beat Festival è la musica, ancorata al
presente ma con solide radici in un passato ben vivo e pulsante.
Si
pensi a Steve White, per anni con Paul Weller e gli Style Council, il
batterista di Cafè Bleu e Our Favourite Shop; poi in una delle ultime riunioni
degli Who, con Damon Minchella al basso. White, Minchella e Seamus Beaghen sono il Trio Valore, ospite nella prima serata di venerdì 19 aprile, tre
mostri sacri del pop inglese di primo piano.Il
Festival propone un programma
musicalmente di prim’ordine e di fortissimo rilievo internazionale, senza nulla
da invidiare ai club di Londra, Parigi o Amburgo. Nasce come prima edizione e dà l’idea di
qualcosa che si avvia, in una città che ha bisogno di eventi, di
manifestazioni, di vita e che vuole uscire dal letargo durato troppo a lungo.
Non
a caso il progetto è legato al music club più noto del capoluogo, il Blue Note,
da anni sinonimo di buona musica e ottimi spettacoli, dotato di attrezzature,
location e impianti degni dei più importanti locali metropolitani.
L’originalità,
la qualità, la professionalità, l’accuratezza delle scelte ne sono al tempo
stesso i punti di forza e l’unico filo conduttore. Un filo teso a captare le opinioni, le
attese, le esigenze di un pubblico accordo ed evoluto, ad armonizzare i suoi
gusti e i suoi interessi, a intercettare le sue tendenze. L’obiettivo è quello
di abbattere le divisioni tra arte e spettacolo, fra cultura e
intrattenimento che, nel senso più
ampio, comprende la buona tavola e i vini.
E
in questo senso danno piena garanzia le presenze e le collaborazioni di sponsor
importanti, Telemolise, Geotec e il
pastificio locale più noto a livello internazionale, La Molisana, che ha sposato l’iniziativa e per ogni serata proporrà
degustazioni in finger food, primi piatti caldi e specialità con i nuovi
formati di pasta. Il tutto accompagnato da vini prodotti da sei tra le migliori
cantine molisane (Catabbo -Borgo Di
Colloredo – Terre Sacre – Masserie Flocco – Cantine Cipressi – Cantine
Salvatore).
Il
progetto prevede in tutte le fasi un forte coinvolgimento dei mezzi di
comunicazione, quelli tradizionali, solidi e affidabili, e i social network. Tutto
a sostegno della principale protagonista delle sei serate del Festival:
la musica, ancorata al presente ma con solide radici in un passato ben vivo e
pulsante.
Si
pensi a Steve White, per anni con Paul Weller e gli Style Council, il
batterista di Cafè Bleu e Our Favourite Shop; poi in una delle ultime riunioni
degli Who, con Damon Minchella al basso. White, Minchella e Seamus Beaghen sono il Trio Valore, ospite nella prima serata di venerdì 19 aprile, tre
mostri sacri del pop inglese di primo piano.
Non
richiede particolari presentazioni Richard
Dorfmeister (ospite al Blue Note il 10 maggio), uno dei re del deejaying internazionale, personaggio unico
al mondo tra elettronica, underground e
trip-hop.
Gli
Shaolin Temple Defenders (31
maggio), da Bordeaux sono un’altra eccellenza europea, mix perfetto di passato
e presente, soul music e ritmi urbani, solide memorie delle possenti sezioni
fiati del funk più storico e costante evoluzione musicale, con un’autentica
punta di diamante nella voce di Brother Lion, soul man moderato, tra i più
dotati e carismatici front man della scena internazionale.
The Baker Brothers (21 giugno), londinesi,
groove potente e straordinarie vocalità, da più di un decennio sono tra i
protagonisti principali della fervida e ricchissima scena soul e nu funk
inglese infiammando le platee di tutto il mondo.
Smoove & Turrel (12 luglio), inglesi del
nordest e interpreti di un northern funk
di conio tutto nuovo, si presentano con un organico ampliato a sette
elementi in sostegno delle alchimie sonore di Smoove, della potenza vocale di
John Turrel e della strepitosa varietà di soul, hip hop, jazz e rhythm &
blues che accompagna le loro serate arricchite dalle sonorità di Nile Rodgers,
Chic; Martha & The Vandellas cui spesso hanno fatto da supporto in concerti
memorabili.
Nick Pride & The
Pimptones
(26 luglio) da Newcastle, trasportano la loro carica di adrenalina direttamente
dai club inglesi più indiavolati, in una miscela di deep funk, soul, mod e acid
jazz.
Sei serate, sei grandi
appuntamenti per un Festival
straordinario
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