Campobasso 19 aprile 2013
Alfio Giomi a Campobasso
Nel pomeriggio celebrata la
"Festa dell'Atletica Molisana"
Nella galleria le foto di Gino Calabrese |
La"Festa dell'atletica 2013" è stata particolarmente briosa. Di qualità le figure professionali che hanno dato lustro a tale manifestazione. Accanto all'ospite di riguardo Alfio Giomi, presidente della Fidal nazionale, che ha reso, con la sua sottile ironia, oltremodo piacevole la manifestazione, moderatore di elevato livello il padrone di casa Matteo Iacovelli, presidente della Fidal Molise cui sono seguiti gli interventi saggi e sentiti dell'avv. Mario Ialenti e del prof. Guido Cavaliere. Nemmeno un istante di tedio, validamente arginato dalla quanto mai simpatica cadenza grossetana del presidente Giomi, che ha esordito con un excursus storico del suo approccio all'atletica. A soli 14 anni un medico sportivo gli diagnosticò un soffio al cuore che per anni gli impedì di gareggiare. Ma la sorte, tutt'altro che funesta, gli ha consentito negli anni di incrociare medici che hanno confutato quell'amaro referto. Dopo il diploma all'ISEF ha insegnato per anni educazione fisica, è stato insignito prima della quercia di terzo grado, poi della stella al merito sportivo, fino a giungere alla vittoria schiacciante del 2 dicembre 2012, data dalla quale ricopre in maniera impeccabile la carica di presidente nazionale FIDAL. Davvero sentite e toccanti le parole che ha speso definendo l'atletica leggera come la disciplina ideale per tutti coloro i quali hanno voglia di lottare e di crescere sempre. L'atletica "regina degli sport" e fiore all'occhiello dei giochi olimpici ha una storia alle spalle che non ha mai conosciuto tramonti. Nell'atletica- ha detto con tono fermo il presidente Giomi-"vince chi ha dato tutto! E per vincere bisogna lavorare, lavorare, lavorare". Giomi ha saputo rapire la platea con un discorso controcorrente. A suo avviso difatti i ragazzi che oggi si avvicinano a tale disciplina non temono la fatica, anzi! Essi sono permeabili agli insegnamenti dei loro tecnici, che ascoltano nella ferma volontà di raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati. Di pari segno la testimonianza dell'avv. Ialenti che ha affermato che nonostante la crisi e le difficoltà si respira un'aria diversa e gli atleti sono tornati ad essere i padroni dei palazzi del potere. Ha poi invitato gli operatori del settore ad un approccio "nuovo" alle loro mansioni; ha esortato i formatori a conquistare il consenso e la fiducia dei giovani e a rapportarsi ad essi con l'entusiasmo degli infanti. Pater familias premuroso e severo è stato il prof. Guido Cavaliere che ha salutato ed elogiato gli atleti molisani presenti, riservando a ciascuno di essi attestazioni di stima. Si è di poi soffermato sulle specificità dell'atletica nella nostra regione. Il Molise è una regione piccola e difficile da gestire sul piano geografico e demografico, ma è anche la terra che ha dato i natali a grandi campioni. Sulle nostre montagne sono cresciute generazioni di atleti che si sono appassionati a questa disciplina, frutto del lavoro e del sacrificio. Il quisque de populo in Molise sa citare almeno tre società di atletica leggera a testimonianza del fatto che tale disciplina ha una forte connotazione sociale, essendo molto sentita dai più. E venendo ai numeri il Prof. Cavaliere ha ricordato che il 97% del nostro territorio è montano, pertanto gli spostamenti per tali individui risultano oltremodo disagevoli. Alla luce di tali considerazioni oneroso è l'impegno di chi sceglie di correre abitando in tali aree. In conclusione ha ringraziato il presidente Giomi per la sua presenza in Molise, iniezione di fiducia per la periferia ed ha confermato la totale apertura e disponibilità del CONI alla FIDAL. Presente quasi al completo il Comitato Fidal Molise ha salutato e dato il benvenuto al presidente Giomi. Toccante la cerimonia delle premiazioni, fulcro della manifestazione. Le onoreficenze sono state consegnate a nomi di spicco dell'atletica leggera. Sul palco Andrea Lalli, Daniela Selitto, Ivan Di Mario, Adelina De Soccio, Nicla Pagliuso, Pasquale Andreola, D'Angelo Pier Marco, Genova Gilda, Verrecchia Johelle, Fraraccio Greta, Ciampitti Luca, De Francesco Matteo, Pinto Marco, Pinto Fabrizio, Bertone Stephany, Di Maria Loreika, Perrella Gianluca, Marcovecchio Angela, Pellegrino Daniela, Di Bucci Cesare, Passot Giulio, Agostino Cipolla, Tomasi Isidoro, Bucci Giuseppe, Barbato Michelino, Izzi Antonio, Malinic Liliana, Di Ciò Umberto Agostino Caputo, Francesca Rossodivita e Zippo Domenico. Per la staffetta Di Giacomo-Torchia-Russo-Manzi; D'Alisa-Labella-Maresca-Mancini. E la Nuova Atletica Isernia, vincitrice del Campionato Italiano di Corsa in montagna. Il presidente Iacovelli ha poi presentato ufficialmente il calendario Corrimolise 2013, illustrando le XIX tappe di questo circuito mentre alle sue spalle venivano proiettate le slides fornite dal Consigliere FIDAL Filippo Cantore, responsabile del settore Master. E prima del congedo il Presidente Matteo Iacovelli ha ricordato che la federazione è l'unione di più società, che devono sentire il senso di appartenenza alla stessa. Ha poi riferito che egli ultimi anni si è notevolmente alzata l'età degli atleti, difatti massiccia e crescente è stata alle gare la partecipazione dei Master, un tempo definiti bisonti. Dato quest'ultimo di non poco rilievo. Ed ha concluso riportando il noto brocardo del celebre pedagogista e storico francese Pierre de Frédy, barone di Coubertin:"L'importante è partecipare", chiarendone un'accezione sottile in base alla quale esso va inteso nel senso che per vincere bisogna partecipare, id est bisogna praticare lo sport ed allenarsi con sacrificio se si vogliono ottenere dei risultati. I risultati, dunque, non tarderanno ad arrivare se costante e puntuale sarà stato l'allenamento da parte degli atleti e serena sarà stata la conduzione del medesimo da parte di tecnici qualificati.
Nessun commento:
Posta un commento