Due stranieri denunciati per reati di ricettazione.
La mattina del 9 aprile 2013, personale della Polizia di Stato, nell’ambito dei controlli del territorio finalizzati alla prevenzione dei furti nelle abitazioni, intercettava in una via del centro di questo Capoluogo una autovettura Alfa Romeo condotta da due persone straniere che precedentemente era stata vista aggirarsi con fare sospetto in una vicina contrada.
I due stranieri, dell’età di circa 30 anni, provenienti dall’est europeo e residenti a Napoli, non riuscivano a fornire all’equipaggio della volante,una plausibile spiegazione in merito alla loro presenza nel comune di Campobasso e , al momento della identificazione, fornivano documenti che facevano dubitare circa la loro validità.
Accompagnati presso gli uffici della Questura per accertamenti più approfonditi, inoltre, assumevano un atteggiamento reticente particolarmente sospetto, per il quale, gli operatori sottoponevano a perquisizione gli stranieri e l’interno dell’autovettura Alfa 147.
Nel veicolo venivano rinvenuti due telefoni cellulari di dubbia provenienza e alcuni strumenti di effrazione.
Ulteriori verifiche sulla autovettura permettevano di accertare che i due stranieri non erano proprietari del mezzo utilizzato per raggiungere Campobasso e lo stesso risultava essere intestato ad una anziana signora residente a Napoli.
Quest’ultima, invitata telefonicamente a fornire spiegazioni in merito, dava chiari segni di nervosismo e pronunciando frasi sconnesse , non riusciva a chiarire il motivo per cui l’automobile era in quel momento in possesso dei due uomini.
Da successiva verifica, emergere che l’anziana signora, oltre alla autovettura in questione, risultava essere intestataria di altri 40 autoveicoli, e al riguardo sono in corso ulteriori indagini.
In considerazione di quanto appurato, i due stranieri venivano deferiti alla Autorità Giudiziaria per i reati di ricettazione e possesso ingiustificato di oggetti atti allo scasso e si procedeva al sequestro dell’Alfa Romeo 147, unitamente al materiale in essa contenuto.
Durante la notte del 10 aprile , personale della Polizia di Stato interveniva in contrada San Giovanni in Golfo, a seguito di una segnalazione di un cittadino che, nel fare rientro nella propria abitazione, aveva notato la recinzione divelta della rivendita di mezzi agricoli, ubicata lungo carreggiata.
Sul posto gli operatori della Volante accertavano che ignoti, oltre ad aver divelto la recinzione in ferro con una sega di ferro rinvenuta in loco, avevano costruito delle rudimentali rampe con blocchi di cemento e con dei bancali di legno al fine di superare il muretto di recinzione in cemento alto 50 cm con alcuni trattori di ingente valore che erano custoditi nel piazzale dell’azienda.
Dalla visione delle immagini della videosorveglianza si appurava che tre uomini di grossa corporatura, poco prima dell’arrivo della Polizia, erano riusciti ad asportare un trattore attraverso il varco aperto nella recinzione e, dopo averlo momentaneamente parcheggiato nel terreno vicino, mentre stavano cercando di mettere in moto un secondo trattore, venivano disturbati dai fari dell’automobile dell’ignaro vicino, alla vista dei quali, si davano a precipitosa fuga.
Le immediate ricerche effettuate da un secondo equipaggio della squadra Volante nelle zone limitrofe alla rivendita, permetteva di rinvenire in un capannone poco lontano, un tir nascosto con targa straniera apparentemente abbandonato.
Il grosso veicolo presentava il cassone vuoto nonché due rampe utilizzate per il carico di automezzi e delle cinghie di fissaggio che sarebbero state utilizzate per accogliere i trattori che i ladri avevano tentato di asportare.
Dopo qualche ora venivano rintracciati il conducente e il proprietario del camion, entrambi stranieri, i quali interrogati in merito alla presenza del tir abbandonato, rilasciavano delle dichiarazioni contraddittorie e fornivano un alibi che, alla luce di successive indagini effettuate, si rivelava essere palesemente falso.
Inoltre, lo stesso proprietario della rivendita riconosceva nel proprietario del tir la persona che qualche tempo addietro si era recato presso la rivendita per acquistare un trattore simile a quelli che stavano per essere rubati.
I due stranieri, pertanto, venivano deferiti alla Autorità Giudiziaria per il reato di tentato furto in concorso con persone da identificare, mentre il tir veniva sottoposto a sequestro e posto a disposizione della magistratura per le ulteriori attività di indagine.
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