sabato 7 settembre 2013

IORIO: QUESTIONI SEMPLICI,VANNO AFFRONTATE SENZA "AMMUINE"

Campobasso 7 settembre 2013

NOTA di Angelo Michele Iorio
Interpretazione del famoso “Facite Ammuina” 


Mi sembra che Frattura e la sua maggioranza stiano dando al Molise un’ottima interpretazione del famoso “Facite Ammuina” che una tradizione goliardica attribuisce al regolamento della Real Marina del Regno delle Due Sicilie. E ciò in particolar modo per quel che riguarda il taglio dei costi della politica. I continui dibattiti, le proposte di legge annunciate, le somme proposte, i tagli ipotizzati, sono proprio “ammuine” messe in campo per non far capire nulla ai molisani rispetto a ciò che si sta facendo per dare compimento all’esigenza sentitissima della riduzione dei costi della politica.
Per  realizzare tagli efficaci e opportuni basta semplicemente far riferimento alla regione più virtuosa per quanto riguarda gli emolumenti corrisposti agli amministratori e riportarne interamente quelle statuizioni in una da approvare velocemente in consiglio regionale. Un’operazione tanto semplice quanto immediatamente efficace che ridarebbe credibilità alla nostra regione ormai derisa in tutto il Paese per le sue barocche e vuote discussioni che partono dalla volontà di ridurre i costi e arrivano all’effetto esattamente contrario. Del resto non vi sono assolutamente ragioni per trovare una distinzione per quanto riguarda i costi della politica molisana dalla regione che in Italia spende meno.
Per ciò che concerne poi lo Statuto Regionale è bene che il Presidente Frattura entri nella logica che è suo dovere ineludibile promulgarlo. Ciò per rispetto alle istituzioni e ai cittadini. Certamente così facendo si farebbe chiarezza sulla impossibilità di percorrere arzigogolate strutturazioni legislative per giungere alla nomina del quinto assessore. O meglio, si dovrebbe prevedere, come è giusto che sia, una specifica legge di forza statutaria che dovrebbe essere approvata in due letture dal Consiglio Regionale ed essere quasi certamente sottoposta ai  cittadini molisani tramite un referendum confermativo.
Due questioni semplici che vanno affrontate con chiarezza e senza “ammuine” di sorta, per non offendere ancora oltre i tanti molisani in difficoltà in questo momento di crisi e di scoraggiamento.  

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