sabato 7 settembre 2013

FANELLI A UN CONVEGNO CON IL MINISTRO DELRIO SULLE ZFU

Campobasso 7 Settembre 2013

“STRUMENTO PER LA RIPRESA ECONOMICA DELLE IMPRESE.
LAVORIAMO PERCHE’ PARTA ANCHE PER CAMPOBASSO”

Abbiamo presentato a Erice uno strumento per la ripresa economica delle piccole imprese: le Zone Franche Urbane. Far crescere la coesione sociale nelle città, sviluppare le imprese, e creare occupazione: questi i traguardi da raggiungere”. Micaela Fanelli, membro dell’Ufficio di presidenza nazionale ANCI con delega alle Politiche comunitarie e Piani di sviluppo, ha partecipato attivamente a un seminario, a Erice in Sicilia, denominato ‘Gli strumenti a disposizione dei Comuni e delle Imprese per uscire dalla crisi: le zone franche urbane’.
Fanelli ha prima illustrato la sua relazione alla presenza, nello stesso tavolo di lavoro, del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Graziano Delrio, e dell’assessore all’Economia della Regione Sicilia Luca Bianchi. Successivamente ha coordinato una tavola rotonda alla quale hanno partecipato l’assessore allo Sviluppo Economico e ZFU del Comune di Erice, Gianni Mauro, i sindaci dei Comuni delle ZFU siciliane, i rappresentanti delle Associazioni di categoria, e i rappresentanti del partenariato economico e sociale.
Dopo il decreto attuativo del MISE, pubblicato nel luglio scorso, le 33 Zone Franche Urbane di Sicilia, Campania e Calabria sono ai nastri di partenza. Si tratta - sottolinea Fanelli - di agevolazioni fiscali alle micro e piccole imprese: sono circa 300 milioni di euro le risorse finanziarie appostate dal Piano Azione e Coesione; cifre alle quali, per le zone franche siciliane, vanno sommati i 40 milioni di euro circa aggiunti dalla Regione”.
Per quanto riguarda il Molise, la delegata Anci Fanelli spiega l’impegno per far sì che lo strumento parta anche per Campobasso: “La Regione Molise sta spingendo affinché rientri Campobasso, esclusa in quanto il Molise non rientra nell’area convergenza e quindi non ha appostate le risorse su fondi Ue. Vanno tuttavia trovati altri fondi. So che il presidente si sta battendo a questo fine. Uniamo le forze per supportare la richiesta. Io con l’ANCI – spiega Fanelli – sto chiedendo il rispetto dell’originario accordo che vedeva su fondi nazionali il finanziamento di ZFU anche per il Molise, oltre che per Basilicata e Sardegna. Per Campobasso sarebbe molto importante, un aiuto concreto per le imprese esistenti e le nuove”.
Salutando Delrio e aprendo i lavori, Fanelli ha sottolineato la sintesi che lo strumento delle ZFU rappresenta “per rilanciare lo sviluppo economico delle aree di degrado urbano,  incentivando le attività imprenditoriali di piccole dimensioni, e determinando migliori condizioni di coesione sociale, nuova occupazione, soprattutto giovanile, e riqualificazione urbana.
La delegata ANCI ha poi aggiunto: “E’ passato troppo tempo, tuttavia l’importante è la garanzia che nei prossimi giorni le imprese avranno una boccata di ossigeno, agendo sulla leva fiscale che ad oggi grava particolarmente sui bilanci delle imprese, svolgendo una funzione anticiclica fondamentale per contribuire al superamento della crisi. Per questo chiediamo anche di accelerare l’emanazione dei bandi regionali da parte del MISE, eventualmente rinvenendo ulteriori risorse, anche grazie agli interventi regionali”.
 In particolare, secondo Fanelli sarebbe opportuno “prevedere nel IV programma di accelerazione (Pac) in corso di predisposizione da parte del Ministero per la coesione territoriale, una misura dedicata ai piccoli interventi di manutenzione territoriale indispensabili in aree dove, a volte, manca anche la viabilità, la luce o le connessioni internet. Su questo, registriamo positivamente l’apertura della Regione Sicilia, disponibile a aiutare i 17 comuni attualmente individuati, ma anche a valutare l’ampliamento per dare una mano ad altre città che attraversano grandi difficoltà”.
Fanelli conclude assicurando che l’ANCI svolgerà un ruolo dicoordinamento e supporto ad attività di comunicazione ed informazione sullo strumento. La nostra struttura tecnica – ribadisce - è pronta a sostenere i Comuni nella definizione delle priorità di intervento e di criteri procedurali omogenei. Ed è altresì pronta a monitorare l’andamento degli interventi per comprenderne finalmente l’impatto sui territori, e valutare l’opportunità di riproporre  ed estendere la misura in altre città”. 

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