“STRUMENTO PER LA RIPRESA ECONOMICA DELLE IMPRESE.
LAVORIAMO PERCHE’ PARTA ANCHE PER CAMPOBASSO”
“Abbiamo presentato a
Erice uno strumento per la ripresa
economica delle piccole imprese: le Zone
Franche Urbane. Far crescere la
coesione sociale nelle città, sviluppare
le imprese, e creare occupazione: questi
i traguardi da raggiungere”. Micaela
Fanelli, membro dell’Ufficio di presidenza nazionale ANCI con delega alle Politiche comunitarie e Piani di sviluppo, ha
partecipato attivamente a un seminario, a Erice in Sicilia, denominato ‘Gli strumenti a disposizione dei Comuni e
delle Imprese per uscire dalla crisi: le zone franche urbane’.
Fanelli ha prima illustrato la sua relazione alla presenza,
nello stesso tavolo di lavoro, del ministro per gli Affari regionali e le
Autonomie Graziano Delrio, e dell’assessore all’Economia
della Regione Sicilia Luca Bianchi. Successivamente
ha coordinato una tavola rotonda alla quale hanno partecipato l’assessore allo
Sviluppo Economico e ZFU del Comune di Erice, Gianni Mauro, i sindaci dei Comuni delle ZFU siciliane, i rappresentanti
delle Associazioni di categoria, e i rappresentanti del partenariato economico
e sociale.
“Dopo il decreto attuativo del MISE, pubblicato
nel luglio scorso, le 33 Zone Franche Urbane di Sicilia, Campania e Calabria
sono ai nastri di partenza. Si tratta
- sottolinea Fanelli - di agevolazioni fiscali alle micro e piccole
imprese: sono circa 300 milioni di euro
le risorse finanziarie appostate dal Piano Azione e Coesione; cifre alle quali,
per le zone franche siciliane, vanno sommati i 40 milioni di euro circa
aggiunti dalla Regione”.
Per quanto riguarda il Molise,
la delegata Anci Fanelli spiega l’impegno per far sì che lo strumento parta
anche per Campobasso: “La
Regione Molise sta spingendo affinché rientri Campobasso, esclusa in quanto il Molise non rientra
nell’area convergenza e quindi non ha appostate le risorse su fondi Ue. Vanno
tuttavia trovati altri fondi. So che il presidente si sta battendo a questo
fine. Uniamo le forze per supportare la
richiesta. Io con l’ANCI –
spiega Fanelli – sto chiedendo il rispetto dell’originario accordo che vedeva su fondi
nazionali il finanziamento di ZFU anche per il Molise, oltre che per Basilicata e Sardegna. Per Campobasso sarebbe molto importante, un
aiuto concreto per le imprese esistenti e le nuove”.
Salutando Delrio e aprendo i lavori, Fanelli ha sottolineato
la sintesi che lo strumento delle ZFU rappresenta “per rilanciare lo sviluppo
economico delle aree di degrado urbano,
incentivando le attività imprenditoriali di piccole dimensioni, e determinando migliori condizioni di coesione sociale, nuova occupazione, soprattutto giovanile, e riqualificazione urbana”.
La delegata ANCI ha poi aggiunto: “E’ passato troppo tempo, tuttavia l’importante è la garanzia che nei prossimi giorni le imprese avranno una
boccata di ossigeno, agendo sulla leva fiscale che ad oggi grava
particolarmente sui bilanci delle imprese, svolgendo una funzione anticiclica
fondamentale per contribuire al superamento della crisi. Per questo chiediamo
anche di accelerare l’emanazione dei
bandi regionali da parte del MISE, eventualmente rinvenendo ulteriori
risorse, anche grazie agli interventi regionali”.
In particolare, secondo Fanelli sarebbe
opportuno “prevedere nel IV programma di accelerazione
(Pac) in corso di predisposizione da parte del Ministero per la coesione
territoriale, una misura dedicata ai piccoli
interventi di manutenzione territoriale indispensabili in
aree dove, a volte, manca anche la viabilità, la luce o le connessioni
internet. Su questo, registriamo positivamente l’apertura della Regione Sicilia,
disponibile a aiutare i 17 comuni attualmente individuati, ma anche a valutare
l’ampliamento per dare una mano ad altre città che attraversano grandi
difficoltà”.
Fanelli conclude assicurando che l’ANCI svolgerà un ruolo di “coordinamento
e supporto ad attività di comunicazione ed informazione sullo strumento. La
nostra struttura tecnica – ribadisce - è
pronta a sostenere i Comuni nella
definizione delle priorità di intervento e di criteri procedurali omogenei.
Ed è altresì pronta a monitorare l’andamento
degli interventi per comprenderne finalmente l’impatto sui territori, e
valutare l’opportunità di riproporre ed
estendere la misura in altre città”.
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