martedì 19 febbraio 2013

DE CAMILLIS sulle "CARRESI"

Campobasso 19 febbraio 2013


CARRESI, DE CAMILLIS: “LE CORSE DEVONO CONTINUARE. L’ANTICA TRADIZIONE VA TUTELATA”
La Deputata Pdl prima firmataria di una interrogazione a risposta scritta al Ministro della Salute presentata l’11 dicembre del 2012 

“L’antica tradizione delle Carresi in Molise non solo deve continuare ma deve essere tutelata”. E’ quanto afferma Sabrina De Camillis, Deputata del Pdl Molise, sulla problematica che ha coinvolto i comuni di San Martino in Pensilis, Portocannone, Ururi dove sono a rischio lo svolgimento delle antiche corse dei carri trainate da buoi a seguito di un’ordinanza del Ministero della salute del 21 luglio 2011 dal tema: “Disciplina di manifestazione pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi, al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati”. 
La De Camillis a novembre scorso è intervenuta per esprimere solidarietà ai tre sindaci indagati a causa dello svolgimento delle Carresi del 2012 e successivamente, l’11 dicembre scorso, ha presentato alla Camera dei Deputati, come prima firmataria, una interrogazione a risposta scritta al Ministro della Salute per sottolineare la sicurezza dello svolgimento delle manifestazioni e, nel contempo, la lunghissima tradizione di tali corse che vedono da sempre un imponente spiegamento di forze dell’ordine e mesi di lavoro per la loro organizzazione. 
La notizia sul rischio di bloccare le carresi ha suscitato una reazione di forte indignazione da parte non solo delle comunità direttamente coinvolte ma anche da parte del resto del territorio regionale – si legge sull’interrogazione -,  così come della stessa diocesi di Termoli-Larino che è intervenuta ufficialmente manifestando grande preoccupazione e dichiarandosi disponibile ad appoggiare ogni iniziativa volta a mantenere queste manifestazioni culturali e religiose secolari” 
La Deputata del Pdl, già schieratasi a sostegno delle manifestazioni, oggi dichiara: “Non può essere cancellata una ultracentenaria tradizione religiosa, radicata nella cultura contadina da sempre attenta nei confronti dell'ambiente e della salute degli animali. L’impossibilità di continuare nel solco della tradizione, significherebbe ledere la dignità di un intero popolo”. 

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