lunedì 2 luglio 2012

Questura di Campobasso. Attività sul territorio.

Campobasso 2 luglio 2012
























DENUNCIA PER TRUFFA.
Nell’ambito  dell’ attività  di indagine a seguito di un ammanco di circa 14.000 euro     da un conto corrente di un condominio di Campobasso, e’ stato denunciato per truffa un quarantenne  del capoluogo, ex amministratore del citato condominio che, all’atto di  lasciare l’amministrazione, aveva trattenuto per se un libretto di assegni, successivamente  utilizzato  per spese personali.





Riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione.



Nella prime ore si sabato mattina è stata data esecuzione, da personale della squadra mobile di Campobasso e Foggia e del Commissariato P.S.  di Termoli e San Severo, a decreti di fermo emessi   della Direzione Distrettuale  Antimafia di Bari,   a carico di  3 cittadini bulgari  indiziati di gravi delitti quali riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione in danno di loro connazionali.
I predetti , facenti parte di un unico nucleo familiare, costringevano con violenza e minaccia una loro connazionale a prostituirsi lungo la SS 16 nella zona del Comune di san Severo.
Ruolo predominante e di leader del gruppo criminale quello della madre,  che si occupava di controllare costantemente la vittima, presenziando anche personalmente  sulla SS16 il contatto con i clienti e riscuotendo subito dopo il denaro dalle mani  della vittima dello sfruttamento.
 Alla stessa erano costantemente rivolte gravi minacce di ritorsione  nei suoi confronti e dei familiari anche residenti in Bulgaria.
Totale, pertanto,  era l’assoggettamento psicologico  della vittima costretta a vivere in condizioni  quasi disumane in un casolare nelle campagne  di San Severo. 
La  speranza che da quella situazione infernale ci potesse essere una via d’uscita ha fatto trovare alla vittima la forza di reagire e di  sottrarsi al controllo dei suoi aguzzini e di riuscire a scappare. 
Con l’aiuto di una persona amica è riuscita a raggiungere gli uffici del Commissariato di Termoli denunciando ogni cosa.
Da qui sono partite le prime indagini  e la ricerca di riscontri che hanno poi consentito  all’Autorità Giudiziaria competente l’emissione del fermo  a carico dei i responsabili.   




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