venerdì 27 luglio 2012

CAMPOBASSO. TURBOGAS a Presenzano. Diciamo NO.

Campobasso 27 luglio 2012


TURBOGAS A PRESENZANO:DICIAMO NO.
L'assessore di Sandro:sarò al fianco delle istituzioni e dei cittadini.



Filoteo Di Sandro

Con una Delibera di Consiglio Comunale, Presenzano, Comune della Provincia di Caserta a due passi dal Molise, ha approvato l'accordo con la Edison per la realizzazione di una centrale Turbogas sul proprio territorio. Voto compatto della maggioranza consiliare, guidata dal sindaco Vincenzo D'Errico che, sulla base delle indicazioni ministeriali che avevano individuato in Presenzano un sito di interesse, ha dato seguito alla procedura.
I timori legati ad un’eccessiva pressione ambientale sulla zona del venafrano, scongiurata solo poco tempo fa con il definitivo abbandono del progetto di costruzione di una centrale turbogas, torna ora prepotentemente alla ribalta.
L’Assessore regionale Di Sandro, forte oppositore di quel progetto, torna sul tema, invitando amministratori e cittadini a porre in essere le necessarie azioni per impedirne la realizzazione al confine regionale. 
Mentre alla ribalta della cronache nazionali si discute, ancora una volta, su come sia possibile conciliare il progresso economico con la tutela della salute e dell’ambiente, una nuova minaccia torna ad incombere sul territorio dei Comuni di Venafro – Pozzilli – Sesto Campano - Conca Casale e dell’intera area del Volturno. Il pericolo, scongiurato solo poco tempo fa, di aggravare la già difficile situazione ambientale della zona, sembra divenire realtà.
Mi sono sempre battuto, in questi anni, contro la realizzazione di una centrale Turbogas nell’area di del venafrano proprio in considerazione dell’eccessiva pressione ambientale che la zona è costretta a sopportare. L’inquinamento del suolo e delle falde acquifere, la concentrazione delle polveri sottili nell’atmosfera, il problema dello smaltimento dei rifiuti tossici e il conseguente aumento di patologie gravi per gli abitanti non può passare in secondo piano rispetto alla ragioni di una nuova possibilità lavorativa. Quanto sta accadendo in queste ore a Taranto, dove con una disposizione del GIP si è proceduto al sequestro ed all’immediata sospensione della attività per l’Ilva di Taranto, il più grande stabilimento siderurgico del sud Europa, dovrebbe farci riflettere sulla effettiva opportunità di operare una scelta così importante per il territorio ed i suoi abitanti.
Prima che si configuri un scenario drammatico come quello della città pugliese, prima che si raggiungano livelli  di inquinamento insostenibili con conseguenze drammatiche per la popolazione, non sarebbe forse più opportuno concentrare gli sforzi occupazionali verso una nuova forma di produzione di energia che generi occupazione, ma non abbia pesanti ricadute sull’ambiente e su tutti noi?
Credo che una soluzione di tal senso sia quella auspicabile e mi auguro che si pongano in essere tutte le azioni possibili per scongiurare il pericolo, pur trattandosi di un Comune della Provincia di Caserta.
Rivolgo, pertanto, un appello ai sindaci dei Comuni limitrofi ed ai Responsabili del Consorzio di Bonifica di Venafro perché pongano in essere tutte le azioni di competenza per opporsi alla configurazione di un simile scenario; è necessario sollecitare le strutture Ministeriali competenti e sensibilizzarle ad una tematica di primaria importanza per la salute dei cittadini.
La minaccia è reale e troppo vicina per poter essere sottovalutata, la sostenibilità ambientale deve considerarsi una priorità ed è da ricercare congiuntamente ad interventi di stimolo alla crescita ed all’occupazione.
Come in passato, sarò al fianco delle istituzione e dei cittadini per la tutela di un’area costretta a pagare un prezzo troppo elevato per rispondere alle, seppur legittime, necessità di sviluppo industriale ed alle logiche speculative delle multinazionali.




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