“Il campanile malato”
È questo il titolo dato da S.E. mons. GianCarlo Bregantini arcivescovo
di Campobasso-Bojano, al campanile cittadino nell’ambito della Conferenza Stampa di
presentazione dei lavori di abbattimento e ristrutturazione della guglia campanaria,
di epoca neoclassica, della Cattedrale
SS. Trinità di Campobasso. A moderare la conferenza Nicola Lalli, collaboratore al servizio della
Cattedrale e direttore della Pastorale Diocesana per il Lavoro, il quale ha
ricordato, a partire dal 1967 ad oggi, le alterne e preoccupanti “vicende”
della guglia-cuspide campanaria in piazza Prefettura. “Il campanile era così
tenero nelle sue cose ma tanto fragile -è
stato detto- poiché l’impianto era fatiscente
nella sua struttura e pericolante anche
in seguito ai terremoti che si sono susseguiti nel corso del tempo”. La
presenza di acqua ha poi fatto crescere la vegetazione, rimossa recentemente
dal corpo dei Vigili del fuoco in seguito ad un intervento sulle gronde del Palazzo del Governo, in
piazza Prefettura. Nella sua introduzione mons. Bregantini ha
ringraziato e rivolto l’invito a tutti i cittadini e a coloro che si sono
impegnati nella realizzazione dell’opera di ristrutturazione, di non «lasciarsi
travolgere dagli eventi negativi come quello della perdita momentanea della
guglia, riferimento storico della città. Anzi, è proprio questo evento, che
diversamente avrebbe causato conseguenze
negative per il patrimonio storico e architettonico, che riporterà la città e
la Cattedrale di Campobasso al suo splendore e richiamo per il significato antropologico - culturale e
spirituale». I lavori sono dedicati alla memoria di “don
Armando Di Fabio” il quale fece il primo appello ai cittadini. A sottolineare l’importanza di tali lavori
anche il parroco della Cattedrale don Michele Tartaglia che ha definito la
cattedrale un «Monumento visibile». L’attenzione che la città pone oltre alla
tradizione della processione del Venerdì Santo,
del Corpus Domini e dell’Infiorata - nelle conclusioni di don Michele- è
proprio la Cattedrale, luogo di culto, luogo di storia e spiritualità
campobassana, luogo di maestranze buona cooperazione e umanità. La parte
tecnica è stata illustrata
dall’architetto, Marco Ioffredi, direttore tecnico dei lavori, attraverso la
presentazione di una relazione e la visione di slide grafiche esplicative
sui dettagli, le tecniche e i materiali prima dell’abbattimento e dopo, nella
ricostruzione. Al fine di tutelare la struttura
della torre campanaria la demolizione
è stato fatta a mano. Oltre alla torre campanaria e la realizzazione
della nuova guglia, di forma ottagonale, fatta con lo stessa “disegno e colore”
della cuspide precedentemente demolita non in ceramica come era
nell’immaginario, ma semplicemente di
mattonelle in quarzite e l’apparato murario recuperato. Il costo complessivo dei lavori è di seicentomila euro. Presente alla
conferenza, il Responsabile unico dei
lavori ing. Enzo Palermo.
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La
forte devozione ha mosso tante
maestranze che si sono offerte per la realizzazione dei lavori.
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