DE BERNARDO TRACCIA UN BILANCIO A conclusione
dei lavori sul riordino sanitario.
“La IV Commissione
è un laboratorio di buona sanità grazie alla collaborazione fattiva di tutti i
suoi componenti ”
Volge al termine il lavoro svolto in IV
Commissione in merito al riordino sanitario in Molise. La discussione
dell’ultima seduta si è aperta con la definizione delle proposte sull’emergenza
neonatale e sulla rete oncologica. “Per quanto concerne l’emergenza neonatale –
ha dichiarato il Presidente Lucio De Bernardo – rimane il P.O. Cardarelli, DEA
di II livello, riferimento regionale per le patologie neonatali, con i servizi
annessi di trasporto neonatale. Restano operativi sul territorio i tre punti
nascita presso i presidi di Campobasso (Cardarelli), Isernia e Termoli. Quanto
alla rete per le patologie neoplastiche, si è partiti da una disamina della situazione
attuale che complessivamente in Molise conta 49 posti letto in ricovero
ordinario, oltre a 13 posti letto in day hospital, distribuiti tra Campobasso
(Cardarelli e Cattolica), Isernia e Termoli. Nell’ottica di rimodulazione dei
posti letto dettata dal Piano di rientro della sanità in Molise ed ora dalla Spending
Review, corre l’obbligo – ha precisato De Bernardo – di ridisegnare la
situazione attuale, prevedendo anche per la rete oncologica un sistema
gestionale HUB e SPOKE, all’interno di una organizzazione dipartimentale tra i
servizi, a gestione ASREM. Ciò consentirebbe anche di ridefinire le Unità
operative, assegnando l’Unità Operativa Complessa al centro HUB e Unità
Operative Semplici a valenza dipartimentale ai due centri SPOKE, con un notevole
risparmio di risorse, una ottimizzazione dei servizi, un potenziamento dell’ADO
(Assistenza domiciliare oncologica) e la rivisitazione del numero dei posti
letto ordinari”.
L’attenzione è stata quindi rinvolta al
direttore generale dell’ASREM Angelo Percopo e al direttore sanitario Giancarlo
Paglione, convocati in IV Commissione per chiarire alcuni passaggi sul lavoro
svolto sul riordino sanitario, prima di sottoporre le proposte definitive,
elaborate dai Consiglieri regionali, al Commissario Basso. Tra i presenti anche
il Presidente del Consiglio regionale Mario Pietracupa che ha ancora una volta
palesato la sua “piena condivisione con il lavoro svolto in Commissione”.
L’appello lanciato dal direttore generale Percopo è stato di concludere entro
tempi brevi l’approvazione del Piano Sanitario, al fine di “ratificare il
lavoro svolto in questi ultimi anni dall’Azienda Sanitaria che da una
situazione deficitaria di 80milioni di euro attestata nel 2009 passerà ad avere
un deficit di 22milioni di euro entro la fine dell’anno, con un ragionevole
raggiungimento del pareggio di bilancio ed un solo milione di euro da sanare.
Questo straordinario risultato – ha continuato Percopo – è maturato senza il
contributo di altri fondi, come avvenuto in altre regioni, ma soltanto
attraverso un sacrificio enorme che è stato chiesto al settore che oggi, però,
necessità di essere riprogrammato mediante un documento che ne ridefinisca
competenze e servizi”.
“Sono soddisfatto – ha dichiarato il
Presidente De Bernardo – del confronto avuto con il Direttore Percopo che nel
suo intervento ha toccato i vari argomenti già oggetto della discussione in IV
Commissione. Le dichiarazioni sulla rimodulazione dei presidi minori, la
definizione dei rapporti tra strutture sanitarie pubbliche e private
convenzionate, le precisazioni sulla rete dell’emergenza con una
stabilizzazione degli operatori del 118 per un’ottimizzazione dei servizi resi
e una più idonea ridistribuzione del personale sanitario hanno trovato piena
condivisione con quanto finora elaborato in Commissione. Ciò conferma che le
proposte da noi avanzate oltre ad avere una validità tecnica, riscontrano anche
una piena fattibilità economica. La IV Commissione – ha affermato con
soddisfazione il Presidente De Bernardo – si è trasformata in un vero e proprio
laboratorio di buona sanità, al quale ciascuno ha contribuito fattivamente a
prescindere dal colore politico di appartenenza, condividendo il concetto
fondamentale del cittadino al centro del sistema. Di qui l’esigenza di impostare
il dibattito sulla base delle emergenze e delle priorità. Si è partiti dalle
prime tre cause di morte in Italia: patologie dell’apparato cardiocircolatorio,
neoplasie e ictus; per poi procedere con il tracciare le linee guida in
risposta ad altre criticità presenti sul territorio. Con una simile
impostazione – ha dichiarato il consigliere De Bernardo – si è toccata la
politica più nobile scomparsa da qualche tempo dai palazzi di Governo. Nessun
inciucio, né interesse di parte è stato mai neppure sfiorato. Del resto, quando
si ragiona per priorità e per interesse esclusivo della collettività non sono
necessari appelli alle ‘larghe intese’ o a ‘governi tecnici’, perché questi
vengono da sé con politici e amministratori che sono in grado di mettere in
campo interventi mirati sul territorio e a beneficio della gente. Concludo,
pertanto, nel ringraziare tutti i consiglieri che hanno preso parte ai lavori
della IV Commissione per il fattivo contributo e per lo sforzo comune profuso
per il raggiungimento degli obiettivi, con l’auspicio che anche in consiglio
regionale si instauri il medesimo clima di collaborazione”.
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