Martedì 2 ottobre 2012 alle ore 18.45 nella Chiesa di S.Giuseppe Artigiano Campobasso.
"Nuove possibilità di cura con la Chirurgia in ambito oncologico e non .... ".
Dopo
l’introduzione di Don Vittorio Perrella,
Parroco, e di Savino Cannone,
Direttore Generale, relazionerà prof. Camillo Cavicchioni, professore
dell’Università Cattolica e Direttore del Dipartimento di Oncologia della
Fondazione
La chirurgia è spesso il primo trattamento contro il cancro, ed
ha lo scopo di: Asportare completamente il tumore (chirurgia definitiva, potenzialmente
curativa). Viene praticata anche per raccogliere campioni del tessuto colpito
dal tumore. Quando la chirurgia viene eseguita per tentare la cura, si agisce
secondo una delle seguenti modalità: si rimuove l'intero tumore più un margine
di tessuto attorno ad esso per minimizzare il rischio correlato all'invasione
dei tessuti sani circostanti da parte delle cellule tumorali (chirurgia locale).
Negli ultimi
anni, anche grazie alle nuove tecnologie, si fa ricorso a tecniche mini invasive
(laparoscopia) che possono essere più efficaci di quelle tradizionali. Il
professor Cavicchioni da quando dirige il Dipartimento di Oncologia della
Fondazione “Giovanni Paolo II” ha dato un nuovo impulso alla Chirurgia
Laparoscopia anche per la cura dei tumori. La laparoscopia in origine era una procedura esclusivamente diagnostica,
dal 1986 data di inizio dei primi veri
interventi laparoscopici, la laparoscopia ha avuto una evoluzione e diffusione rapida. “Gii
interventi laparoscopici di routine vengono eseguititi diffusamente in molti
ospedali in Italia” afferma il prof. Cavicchioni “forse anche in troppi perché il numero di pazienti suscettibili di
questo accesso che si rivolgono ad un ospedale periferico
non è talvolta sufficiente a dare al chirurgo la possibilità di crearsi un'esperienza sufficiente (curva di
apprendimento) ad eseguire la procedura chirurgica con margini adeguati di sicurezza per lui e per
il paziente. Le tecniche
chirurgiche più avanzate vengono eseguite in pochi centri di riferimento sia
universitari che
ospedalieri, uno di questo è la Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo
II”. Tecniche
particolari come la "single incision" solo in pochissimi centri dove
lavorano chirurghi particolarmente
"esperti" che praticano un numero
adeguato di interventi ed hanno una
predisposizione per questo tipo di tecnica”.
Prof. Camillo Cavicchioni
Egli è stato Responsabile
della Unità Operativa di Chirurgia Laparoscopica del Policlinico Gemelli, ha
eseguito come operatore circa 4000
interventi di chirurgia maggiore addominale, vascolare, urologica, comprendenti tutti gli interventi di chirurgia maggiore; una
buona parte di questi interventi sono stati eseguiti con tecnica laparoscopica.
I campi della chirurgia dove
svolge la sua attività con maggiore assiduità sono:
- Chirurgia
oncologica dell’apparato digerente (stomaco , colon, fegato e pancreas);
- Chirurgia
laparoscopica con particolare riguardo alla chirurgia epato-biliare ed alla
chirurgia colo-rettale;
- Chirurgia
delle ernie della parete addominale e dei laparoceli.
-
Proctologia;
-
Chirurgia
della tiroide e della mammella
Docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
insegna presso il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, presso la scuola di
specializzazione in Chirurgia Generale,
presso i Corsi di Laurea Triennale in Tecniche di Fisiopatologia
Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare e in Infermieristica
dell’Istituto Figlie di San Camillo – Scuola Padre Luigi Tezz.
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