giovedì 13 settembre 2012

U.PR. O.M - Colagiovanni a Roma.

Campobasso 13 settembre 2012

UPROM UFFICIO DI PRESIDENZA.  

Salvatore Colagiovanni
Il presidente dell’Uprom Salvatore Colagiovanni si è recato questa mattina a Roma per prendere parte all’Ufficio di presidenza dell’Upi dal quale sono emerse le linee guida che caratterizzeranno l’attività delle Province fermamente contrarie al decreto Monti. 

“Il presidente dell’Upi Castiglione, dopo aver ascoltato proposte, dichiarazioni e pareri da parte dei presidenti delle Province e delle Unioni delle Province, ha inteso dare impulso alle proposte che i Cal delle Regioni debbono adoperarsi a protocollare. In pratica – ha dichiarato Colagiovanni - solo 3 Cal (Campania, Toscana e Lombardia) hanno illustrato un piano di riordino ai rispettivi Consigli regionali, pertanto su richiesta del presidente, anche io sollecito la predisposizione di una proposta per il Molise. Nel disegno, ovviamente, non dovrà esserci soltanto una mera descrizione su accorpamenti e soppressioni delle Province in base ai dettami della legge, ma anche criteri elettorali e competenze; basti pensare che il Cal Lombardia ha espressamente richiesto che la “Nuova” Provincia abbia il lavoro e la formazione tra le materie delegate dalla Regione Lombardia. Un segnale forte che recepisco e rilancio anche per la nostra realtà. Nel corso della riunione si è anche deciso unanimemente di aspettare il ricorso alla Corte Costituzionale per il quale anche l’Upi si è costituito ad adiuvandum e si spera di riuscire ad avere la meglio su di una legge che noi riteniamo incostituzionale. Per quel che concerne l’aspetto economico, l’ufficio di presidenza si sta battendo per il recupero delle somme non erogate dal governo Monti. In pratica le Province seppur avanzino dei soldi dallo Stato, continuano indiscriminatamente a subire tagli. Tanto per rendervi l’idea, la Provincia di Campobasso vanta crediti per 14 milioni di euro: somme che se arrivassero ci toglierebbero molte castagne dal fuoco. Non da ultimo, si è iniziato a pensare ad un discorso per le norme elettorali: noi chiediamo una elezione diretta dei cittadini e non derivata come si svolgeva nelle Comunità Montane dove andavano i delegati dei singoli Comuni scelti dai Consigli comunali”.



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