Interrogazione a risposta scritta
Al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
Per sapere. Premesso che:
Anita Di Giuseppe |
l’Osservatorio per il contrasto
della pedofilia e della pornografia minorile è stato istituito presso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le Pari opportunità, ai sensi
dell'articolo 17, comma 1-bis, della legge 3 agosto 1998, n. 269, recante norme
contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo
sessuale in danno dei minori, quali nuove forme di schiavitù, come modificato
dalla legge 6 febbraio 2006, n. 38 che ha introdotto delle novelle anche alla
legge 15 febbraio 1996, n. 66, recante “Norme contro la violenza sessuale”;
in virtù di una delega del
Ministro per le Pari Opportunità, l'Osservatorio opera attualmente presso il
Dipartimento per le Pari Opportunità, tramite l'istituzione di una Banca Dati, con
il compito di acquisire e monitorare i dati e le informazioni relativi alle
attività, svolte da tutte le pubbliche amministrazioni, per la prevenzione e la
repressione del fenomeno dell'abuso e dello sfruttamento sessuale dei minori, della
pornografia minorile e delle azioni di prevenzione e repressione ad esso
collegate;
come è noto, l'Osservatorio
acquisisce dati e informazioni a livello nazionale ed internazionale relativi
alle attività svolte per la prevenzione e la repressione dell'abuso e dello
sfruttamento sessuale dei minori e alle strategie di contrasto programmate e
realizzate anche da altri Paesi; analizza, studia ed elabora i dati forniti
dalle pubbliche amministrazioni; promuove studi e ricerche; informa
sull'attività svolta, anche attraverso il sito Internet istituzionale e la
diffusione di pubblicazioni mirate; redige una relazione tecnico-scientifica
annuale a consuntivo delle attività svolte, anche ai fini della predisposizione
della relazione che il Presidente del Consiglio dei Ministri presenta
annualmente al Parlamento; predispone il Piano nazionale di prevenzione e
contrasto dell'abuso e dello sfruttamento sessuale dei minori, che sottopone
all'approvazione del Comitato interministeriale di coordinamento per la lotta
alla pedofilia (C.I.C.Lo.Pe.); acquisisce i dati inerenti le attività di
monitoraggio e di verifica dei risultati, coordinandone le modalità e le
tipologie di acquisizione ed assicurandone l'omogeneità; partecipa, a mezzo di
suoi componenti designati dal Capo del Dipartimento per le Pari Opportunità,
all'attività degli organismi europei e internazionali competenti in materia di
tutela dei minori e di contrasto all'abuso e allo sfruttamento sessuale dei
minori;
l'Osservatorio
per il contrasto della pedofilia e della pornografia
minorile svolge un ruolo fondamentale sul versante europeo ed internazionale,
partecipa a numerose iniziative poste in essere dal Consiglio d'Europa, per la
prevenzione ed il contrasto del fenomeno della violenza sessuale a danno dei
minori, in particolare attraverso il Programma «Costruire un'Europa per e con i
bambini» di cui è parte integrante il Programma d'azione "Bambini e Violenza",
iniziativa che ha previsto la redazione delle Linee
Guida Europee relative alle strategie nazionali
integrate per la protezione dei minori dalla violenza; Il documento è stato
approvato dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa il 18 novembre 2009,
all'interno della Raccomandazione n. 10/2009;
tra gli effetti prodotti da
questo programma d'azione si annovera la negoziazione della nuova Convenzione
del Consiglio d'Europa “sulla protezione dei minori dallo sfruttamento e
dall'abuso sessuale”, uno strumento altamente innovativo in ambito
internazionale in quanto vincolante per gli Stati firmatari. Proprio in tale
contesto l'Osservatorio ha partecipato attivamente alla redazione del testo della
Convenzione di Lanzarote
che è stato aperto a firma anche dall'Italia;
l'Osservatorio collabora anche al Programma
europeo Safer Internet 2009-2013,
il piano d'intervento in materia di nuovi media e tutela dei minori, di cui
Save the Children e Adiconsum sono i referenti unici per la Commissione Europea
in Italia, al progetto collaborano anche la Polizia Postale e
delle Comunicazioni e il CISMAI: il progetto si è aggiudicato il
co-finanziamento della Commissione Europea all’interno del programma “Prevention
of and Fight Against Crime 2007 – 2013” ;
inoltre l'Osservatorio partecipa il gruppo di
lavoro del ChildOnEurope
(The European Network of National Observatories on Childhood), nato in seno
all'Europe de l'Enfance, gruppo intergovernativo permanente UE sull'infanzia e
l'adolescenza, impegnato nell'elaborazione delle Linee guida europee
sull'istituzione di sistemi nazionali di monitoraggio e raccolta dati relativi
alla violenza sui minori;
l'Osservatorio segue i lavori
del Comitato Interministeriale dei Diritti Umani (CIDU) per tutto ciò che
riguarda l'attuazione in Italia della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo
e l'implementazione del Protocollo Opzionale che si occupa di vendita dei
bambini, prostituzione minorile e pedopornografia;
l’Osservatorio partecipa al programma "Daphne III",
della Commissione Europea, indetto per il periodo 2007 - 2013: un'iniziativa
tesa al finanziamento di progetti presentati da soggetti, istituzionali e non,
degli Stati che vi aderiscono per contribuire alla protezione dei bambini, dei
giovani e delle donne contro ogni forma di violenza; progetto di formazione
continua in tema di contrasto all'abuso sessuale in danno di minori, al turismo
sessuale, alla pedofilia e pedopornografia, in favore delle realtà giudiziarie
e investigative dei Paesi del Centro America. Questo progetto è promosso in partnership
con la Cooperazione
allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, che lo ha realizzato, e Unicef;
fa anche parte del gruppo di lavoro DROIPEN,
avente per oggetto la discussione delle proposte di revisione della Decisione
Quadro 2004/68/GAI del Consiglio dell'Unione Europea, del
22 dicembre 2003, relativa alla lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini
e la pornografia infantile;
l’Osservatorio partecipa alle iniziative
dell'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA), riguardo
all'elaborazione di appositi indicatori di valutazione dell'impatto delle
misure legislative e delle politiche adottate dall'UE per garantire un livello
sempre maggiore di protezione dei diritti dei minori;
dal 2009 agli inizi del 2012, l 'Osservatorio
ha agito a supporto dell'attività del focal point nazionale sui
diritti dell'infanzia e l'eliminazione di ogni forma di violenza a danno dei
minori presso il Consiglio d'Europa;
tra le attività più recenti svolte
dall’Osservatorio, si segnala il coordinamento per il contributo italiano alla
Bozza della nuova Strategia del Consiglio d'Europa sui diritti del bambino, per
gli anni 2012-2015, presentata a Monaco in occasione della Conferenza di alto
livello tenutasi il 20-21 novembre 2011, ed adottata dal Comitato dei Ministri
del Consiglio d'Europa il 15 febbraio 2012; ed anche il commento italiano alla
Raccomandazione (2012)2 del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa agli
Stati Membri, adottata il 28 marzo 2012;
ai sensi dalla legge n.38 del 6 febbraio 2006, l 'Osservatorio
per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile si avvale di
personale già in forze ad altre istituzioni ed è pertanto senza oneri per la
finanza pubblica, infatti non sono previsti gettoni di presenza, né rimborsi
spese per i componenti;
in sede di conversione in legge del decreto legge
n. 95, del 6 luglio 2012, recante «Disposizioni urgenti per la revisione della
spesa pubblica
con invarianza dei servizi ai cittadini», l'Osservatorio per
il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile, è
rientrato, inspiegabilmente, nell'ambito della soppressione di Enti e Società (di
cui all'articolo 12, comma 20);
il decreto legge n. 95, del 6 luglio 2012 all'articolo 12,
comma 20 (soppressione di Enti e Società) recita testualmente: “…Restano fermi,
senza oneri per la finanza pubblica, gli osservatori nazionali di cui
all'articolo 11 della legge 7 dicembre 2000, n. 383, e all'articolo 12 della
legge 11 agosto 1991, n. 266,
l 'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza
di cui all'articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio
2007, n. 103…”, salvando, fortunatamente, l'Osservatorio nazionale per
l'infanzia e l'adolescenza; appare, ad avviso del firmatario del presente atto
di indirizzo, incomprensibile la logica che ha prodotto la scelta di voler inserire
tra gli enti da sopprimere l'Osservatorio per il contrasto
della pedofilia e della pornografia minorile che, come precedentemente esposto,
risulta essere senza oneri a carico della finanza pubblica;
alla luce di quanto esposto e in
considerazione della delicata tematica di cui trattasi, nonché degli impegni
assunti a livello europeo ed internazionale, appare ovvio ad avviso
dell’interrogante, come le attività svolte dall'Osservatorio
non possano essere trasferite ai competenti Uffici del Dipartimento per le pari
opportunità, così come previsto dall'articolo 12, comma 20, del decreto-legge
sopracitato, e di come detto Osservatorio debba invece essere riconsiderato tra
gli Enti da salvaguardare -:
se
il Governo non intenda valutare l’opportunità di mantenere in vita, nel
rispetto degli equilibri di finanza pubblica
e senza oneri aggiuntivi a carico dello Stato, l’Osservatorio per il
contrasto della pedofilia e della pornografia minorile, attraverso il
mantenimento della sua autonoma attività nell’ambito della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, al fine di garantirne la prosecuzione delle relative
attività.
On. Di
Giuseppe
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