IL VER SACRUM DELLA FIDAPA A CAMPODIPIETRA.
DOMENICA 2 SETTEMBRE IL RADUNO SANNITA LUNGO IL TRATTURO.
40 FIGURANTI: GUERRIERI, FANCIULLE, IL MEDDIX TUTICUS, I SACERDOTI, COMIO
CASTRONIO, KERRES, IL BUE SACRO PARTIRA’ DA BOJANO.
Guerrieri
muniti di schiniere e saunia, fanciulle in vesti candide, il meddix tuticus, i
sacerdoti, Comio Castronio, la statua di Kerres, le donne cariche di goliere,
fibule, himation, e il popolo che segue il bue sacro, a piedi o sui carri. Il
Ver Sacrum tenuto a battesimo dalla Fidapa di Bojano si sposta a Campodipietra
per la seconda edizione di Riviviamo il Tratturo, storia, cultura e tradizione
delle terre molisane che si focalizza, quest’anno, sul Sannio Antico e su
quelle migrazioni dei popoli italici che hanno disegnato l’immagine dell’Italia
come oggi la conosciamo.
In contrada San Giovanni Cerreto, lungo il tratturo
Lucera-Castel di Sangro, giungeranno oggi (domenica 2 settembre 2012) alle 9.30
i Cavalieri con i sontuosi cavalli di Campodipietra, Larino, Casacalenda e le
delegazioni sannite da Bojano e da Sepino. Oltre cento figuranti, che
riproporranno gli spostamenti del fiero popolo sabino lungo l’asse viario che
attraversava l’Abruzzo, il Molise e la Puglia. Tre regioni unite da una storia
comune legata alla pastorizia e alla movimentazione delle greggi, erbal fiume silente di dannunziana
memoria. “La trasferta del Ver Sacrum - spiega la presidente della Fidapa, la
giornalista Mina Cappussi - si inserisce in quella storia migratoria che ha
caratterizzato l’espansione e la distribuzione dei popoli italici nei territori
che oggi mostrano caratteristiche culturali in continuum con quelle che sono le
evidenze storiche e archeologiche. Il Ver Sacrum costituisce una iniziativa
originale della Fidapa di Bojano - istituzionalizzato su decisione del
Consiglio cittadino - che, nel riproporre la fondazione della osca Bovaianom,
del condottiero Comio Castronio guidato dal bue,ripercorre in definitiva la
storia del Sannio e dei Sanniti Pentri che, provenienti dalla Sabina, fondarono
alle sorgenti del Tifernus (oggi Biferno) la loro antica, gloriosa capitale
“Caput Pentrorum Samnitium, longe ditissimum, atque opulentissimum armis,
virisque”, di gran lunga la più ricca ed opulenta per armi ed uomini, come
scrive Tito Livio, colonizzando altresì il Molise e il Sannio. Abbiamo accolto dunque con piacere l’invito
del Presidente dell’associazione Il Tratturo, prof. Elio Cardillo, che ci ha
consentito di sottolineare il senso dell’allontanamento dei giovani Sabelli
alla ricerca di nuove terre da colonizzare. Il Ver Sacrum è proprio questo, una
Primavera Sacra in cui i nuovi nati di ogni specie animale, assieme a fanciulle
e giovani guerrieri, seguendo gli auspici dei riti sacri, si allontanano dal
ceppo originario. Saremo a Campodipietra con oltre 40 figuranti, una piccola
porzione della complessa organizzazione che consta di circa 500 personaggi.
I
costumi indossati dai guerrieri, dai sacerdoti, dalle spose, dal meddix tuticus
e dal popolo sono stati realizzati seguendo scrupolosamente le descrizioni
storiche e le evidenze iconografiche, sotto l’egida dei nostri storici e
studiosi (Gianfranco De Benedittis, Oreste Muccilli, Oreste Gentile, Goffredo
Del Pinto) che sono i garanti della fedeltà delle scene, delle coreografie, dei
testi e dei quadri scenici che costituiscono il Ver Sacrum Questa è la nostra
storia e questa è la nostra ricchezza. Resta l’amaro in bocca per la scarsa
attenzione delle istituzioni, che dovrebbero finanziare tali iniziative, ma che
spesso sono latitanti. Quest’anno, infatti, il Ver Sacrum non si farà a Bojano,
giacché la Fidapa attende ancora oggi, dalla Provincia di Campobasso, il saldo
delle somme anticipate per il Convegno sui 150 anni dell’Unità d’Italia. E’
certo che se un’associazione di volontariato deve anticipare i soldi per un
ente pubblico, queste manifestazioni che valorizzano le radici e la nostra
storia, non avranno futuro”.
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