Un albanese arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio.
Prima colpisce ripetutamente l’ex moglie con un attrezzo
acuminato, ferendola seriamente; poi tenta anche di incendiarle
l’autovettura.
Nelle prime ore di oggi ha
raggiunto l’ex moglie ad Ururi e per futili motivi, molto probabilmente
riconducibili alla loro separazione, l’ha colpita ripetutamente alla testa,
alle braccia ed in altre parti del corpo, utilizzando un attrezzo acuminato
destinato alla lavorazione della terra e causandole diverse ferite lacero
contuse ed escoriazioni.
Alla fine dell’aggressione, non
sazio del pestaggio cui aveva sottoposto l’ex moglie, ha tentato di incendiare
l’autovettura di proprietà della donna.
Ma solo qualche ora dopo, a
conclusione delle indagini immediatamente avviate dai Carabinieri della
Stazione di Ururi supportati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di
Larino, l’uomo, un operaio di origini albanesi residente a San Martino in
Pensilis, è stato tratto in arresto per tentato
omicidio e danneggiamento seguito da incendio.
Per lui, al termine del formalità
di rito, si sono aperti i cancelli del carcere di Larino ove è stato tradotto
dai Carabinieri per rimanervi ristretto a disposizione della competente Procura
della Repubblica.
Nella circostanza i militari hanno
recuperato e sottoposto a sequestro l’utensile in metallo con cui l’aggressore
ha ripetutamente colpito l’ex moglie.
La donna, pure di origini albanesi,
è stata trasportata urgentemente presso l’ospedale di Termoli per essere
sottoposta alle cure del caso; per lei, a causa delle lesioni riportate, è
stata stilata una prognosi che fortunatamente è solo di alcune settimane, salvo
complicazioni.
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