domenica 2 settembre 2012

CAMPOBASSO. 90 anni Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise.

Campobasso 2 settembre 2012

NOTA DI MICHELE PETRAROIA.
Celebrazioni per i 90 anni di attività del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. 
Si punti a trasformare le nostre presunte arretratezze in opportunità di sviluppo eco-compatibili.

 Per l'imminente ricorrenza dei 90 anni di attività del Parco Nazionale d'Abruzzo, prospetto un evento pubblico patrocinato dalla Regione Molise coordinato dall'Assessorato all'Ambiente e promosso insieme ai responsabili dell'Ente Parco, ai cinque comuni molisani che ne fanno parte, ai nostri comuni dell'area pre-parco, all'amministrazione provinciale, alle associazioni ambientaliste e alle forze sociali. Col contributo scientifico dell'Università degli Studi del Molise che da anni ha attivato corsi di laurea e di specializzazione su tutela naturale, sviluppo sostenibile, economia turistica e altre discipline similari, potremmo promuovere un confronto sui limiti di questa esperienza e sulle potenzialità inespresse di un modello che potrebbe trasformare la mancata industrializzazione regionale, in un'opportunità di crescita occupazionale,  pulita e compatibile. Non nascondo le delusioni di quanti si attendevano maggiori riscontri dall'ampliamento del Parco all'area delle Mainarde del Molise, e non intendo decantare più del necessario, le ricadute positive in termini di lavoro e di reddito in comunità che vivono i disagi dello spopolamento e del taglio di servizi essenziali quali scuole, poste, sanità, trasporto pubblico e assistenza sociale. Ma non ritengo nemmeno utile ripiegarsi in un lamento autoflagellante che ci fà perdere fiducia nel futuro e non ci fà cogliere le potenzialità di un territorio che ha mille risorse inesplorate che potrebbero favorire attività produttive artigianali, turistiche, agricole e commerciali. In entrambi i casi sarebbe sbagliato lasciar scivolare, un secolo o poco meno, di storia del nostro Parco non valorizzando la ricorrenza, e non ragionando sull'opportunità di estendere quell'esperienza al Massicio del Matese ed a zone di straordinaria valenza paesaggistica dell'Altissimo Molise.

Nessun commento:

Posta un commento