lunedì 27 gennaio 2014

IL FUTURO DELLE POLITICHE GIOVANILI:IDEE PER UN'EUROPA MIGLIORE

Campobasso 27 gennaio 2014

Il futuro delle politiche giovanili visto dai giovani

In calce le foto del reporter Luigi Calabrese

Presso la Sala della Costituzione di Palazzo Magno  l’evento “Idee per un'Europa migliore: il futuro delle politiche giovanili visto dai giovani". “L’appuntamento – dichiara l’assessore al ramo Sandro Di Labbio - rientra nella fase conclusiva del progetto europeo “Youth Adrinet”- Adriatic IPA - e rappresenta un momento di dialogo e confronto tra le nuove generazioni e le istituzioni proprio per perseguire gli obiettivi dell’iniziativa progettuale, ovvero promuovere la cooperazione istituzionale tra attori politici competenti nelle politiche giovanili e stimolare il principio della cittadinanza attiva dei giovani. Sono state illustrate alcune iniziative e strategie dell’Unione Europea in tema di politiche giovanili e occupazione nella nuova programmazione 2014-2020. Presenti l’Europarlamentare Aldo Patriciello e l’Assessore Regionale Michele Petraroia.
Dopo il convegno, uno spettacolo musicale presso il dopo lavoro ferroviario con i Cavern.







RELAZIONE DELL'ON. ALDO PATRICIELLO

 “Sono onorato di partecipare ad un incontro così interessante soprattutto per i giovani che spero accorreranno in numerosi. Giovani che oggi devono fare i conti con un contesto, economico, occupazionale, formativo, molto più ampio di quello locale o nazionale e cioè quello europeo. Un contesto in rapida evoluzione da ogni punto di vista che consente ai nostri ragazzi di potersi formare, lavorare, viaggiare in un Continente all’avanguardia che offre loro numerose opportunità. Nel 2009, infatti, l’Europa ha varato una nuova strategia europea per il periodo 2012-2018 al fine di creare i migliori mezzi che possano permettere ai giovani di affrontare le numerose sfide che incontrano nel mondo globalizzato di oggi. Obiettivo che viene perseguito in tutti i programmi comunitari nei quali viene sempre riservato l’interesse per le giovani generazioni”. 















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