Carissimi,
con gioia a voi, studenti, docenti, insegnanti tutti,
operatori scolastici, dirigenti, ricercatori, educatori e maestri, apro la
porta del mio cuore, mentre varcate la
soglia di questo nuovo anno scolastico e vi saluto nella pace e nell’amicizia
come vostro affettuoso Pastore.
Un saluto e una benedizione per questo nuovo cammino che
avete davanti, nel mondo della scuola, del lavoro educativo, dell’apprendimento e della crescita umana e
culturale, per arricchire non solo il
vostro cuore e la vostra casa, ma soprattutto
il mondo intero di valori e di entusiasmo, per l’edificazione del bene comune. Imparate per
cambiare! Imparate per servire.
Possiate
elevarvi alle altezze della conoscenza che non si ferma mai davanti alla
superficialità, alle scorciatoie o ad
uno studio riduttivo ed egoistico.
Lasciatevi invece
conquistare dalle mete che meritano
e che vi chiedono slancio di passione e di sogni, nella bellezza della vostra vita e la dignità
delle vostre scelte future.
Quest’anno
soprattutto dedicate alla pace il
vostro impegno, con studio approfondito della storia e passione costruttiva,
aprendovi alla mondialità, all’accoglienza, mirando all’acquisizione delle
lingue e alla conoscenza delle altre culture. Sarete allora persone che vivono
il futuro già nel presente, formati alla cattedra della vera sapienza! Il
grande scrittore Giovanni Papini aggiungeva: “ Non ci sono altezze troppo alte,
ma soltanto ali troppo corte!”.
Non
scoraggiatevi perciò di fronte alle difficoltà che incontrerete, perseverate e
pregate, fidandovi delle vostre capacità,
mettendo a frutto i vostri talenti e confidando nell’aiuto di Dio.
Credete sempre
in voi stessi, porgete l’udito del cuore all’Oltre e nutritevi di consigli saggi
e di serio impegno, affidandovi alla premura dei vostri maestri, che siano di
vita e di formazione profonda, creando in voi solchi di progettualità concrete
per spendervi per ciò che unisce e mai divide. Siate Cor Unum!
Siate dimora
di speranza e di fiducia nel futuro.
L’infinito diventi la misura dei vostri passi e del vostro
sguardo verso il volto amabile della vita. Gustate le meraviglie che Dio ci
dona ogni giorno, che vanno tutelate e custodite!
E soprattutto, tenete sempre presente le parole di
Leonardo da Vinci: “Tristo è quel
discepolo che non avanza il suo maestro”.
Sì, superate i vostri maestri in quelle
qualità che vi renderanno sicuramente uomini e donne di un domani più bello,
perché costruito e irradiato dal vostro cuore aperto alla reciprocità e nella
solidarietà.
Vostro p.Giancarlo Bregantini
Arcivescovo
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