Cercemaggiore. Santuario Madonna della Libera.
L’ Indizione dell’Anno Giubilare Mariano, la Peregrinatio Mariae e la visita del Papa Benedetto XVI.
L’ Indizione dell’Anno Giubilare Mariano, la Peregrinatio Mariae e la visita del Papa Benedetto XVI in Molise sono stati i punti cardini dell’avvio
alle celebrazioni del VI Centenario del ritrovamento della statua lignea della
Madonna della Libera a Cercemaggiore, patrona dal 2002 dei cinque comuni della
Valle del Tammaro. Un pomeriggio inoltrato fino a sera, quello di lunedì 2 luglio che ha visto la partecipazione del
Cardinale Francesco Coccopalmerio a presiedere il Solenne Pontificale insieme
ai vescovi
GianCarlo Bregantini e Angelo Spina, il Padre Provinciale dei
domenicani Francesco Lavecchia, il rettore del Santuario Padre Gaetano
Cangiano, il vicario generale della curia diocesana di Campobasso don Giuseppe
Nuzzi ed una schiera di presbiteri e diaconi.
In apertura, il solenne saluto da parte dell’arcivescovo di
Campobasso-Bojano, mons. Bregantini, a tutti i fedeli accorsi numerosi anche
oltreoceano e a tutte le massime autorità Istituzionali, Civili e Militari e
subito la catechesi mariana sulla Madonna della Libera. “Attraverso le mani,
questa statua ci parla di tre
cose-ha detto Bregantini- la prima, le
mani aperte di Maria e l’eccomi di Maria alla Parola del Signore. Le mani
aperte sono accompagnate dagli occhi di stupore e di bellezza. La fede è il
concetto principale della Statua della Libera. L’obbedienza è il primo concetto
del credente “ascolta e credi” e credendo ama, amando opera. La seconda cosa è
il nome Libera
in secoli di storia. In molti luoghi del
Molise e del Sannio viene venerata la
Madonna della Libera. Da secoli questo luogo è segnato dalle mani che
allontanano la paura. Questo è lo stile unitario di un popolo! Precarietà si,
ma paura no! Il terzo segno sono le croci sulle mani e sul collo, misteriose ma
estremamente eloquenti. Esse ci dicono della
fedeltà della mamma sotto la Croce, fedeltà all’amore, certezza nella
guida”.
L’anno Giubilare, sarà occasione
a primavera, in Aprile – come ha concluso Mons. Bregantini- dell’incontro con
tutti i vescovi della CEAM e della eventuale visita del Santo Padre Benedetto
XVI, come concordato dai quattro vescovi della diocesi molisane.
Subito dopo il Cancelliere della Curia don Saverio di
Tommaso, ha pronunciato il Decreto di
Indizione dell’anno Giubilare. “L’arcivescovo
della diocesi di Campobasso-Bojano INDICE UN ANNO GIIUBILARE DIOCESANO, che
inizierà il 2 luglio, per chiudersi poi, a Dio piacendo, il 2 luglio 2013. Tale
anno sarà l’occasione provvidenziale- come recita il decreto- per attuare una Peregrinatio Mariae, con la
statua della Madonna della Libera a partire da Settembre, proprio in occasione dell’Anno della fede”.
Punto
centrale dell’omelia del Cardinale Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi
Legislativi, è stato il tema della Liberazione e della Libertà scaturiti dalle
tre letture bibliche e dal Vangelo. Nella condizione del Peccato e della Morte,
che impediscono di Amare Dio e il
Prossimo c’è il “liberatore” Gesù, che ci dà la possibilità di amare, ha
affermato il Cardinale- ed in questa attività di liberazione c’è la Madonna,
presente in tutti i momenti della vita del Figlio. Maria è deliziosa sotto il profilo teologico
ed artistico. Maria Diventi nostra ospite continuamente. Maria Guardi i nostri
cuori! L’opportunità dell’anno Giubilare, nella conclusione del discorso
miletico del Cardinale- sia occasione per la pratica della recita di una Ave Maria al giorno.
Dopo la celebrazione Eucaristica si è formato
un corteo di fedeli, di autorità e presbiteri religiosi e religiose che, ha
portato in processione la Statua, originale, lungo il contado e la vallata di
Cercemaggiore. Al rientro della processione e dopo la solenne Benedizione, su
tutto il piazzale del Santuario e del convento,
nella calda atmosfera del tramonto e delle luci della sera guidate dal
faro del plenilunio è stato inaugurato il simbolo Mariano già benedetto lo
scorso anno dal Papa, il 18 maggio 2011 e apposto sul trono dell’altare
all’interno del Santuario.
Ore intense di preghiera, di partecipazione
collettiva, di sinergia di idee ed iniziative hanno caratterizzato il 2 luglio
2012, come quell’evento storico che diede inizio , nel 1412, ad un forte culto
per la devozione mariana dei cercesi e della gente tutta del Molise come ha
detto anche il governatore Iorio nel suo breve intervento sottolineando che l’indizione
dell’Anno Mariano diocesano rappresenta per il Molise la promozione ed una nuova ed approfondita lettura della Identità.
Alla Madre di Dio ci si stringe
con affetto figliare, per essere aiutati nei vari percorsi della vita e
per mantenere un legame che abbraccia, nel
mistero salvifico, il passato, il presente
ed il futuro.
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