martedì 3 settembre 2013

MOLISE PATRIMONIO ARCHEOLOGICO

Campobasso 3 settembre 2013

L’assessore Nagni: “investiamo perché il Molise sia meta internazionale di turismo. Continuità con quanto fatto fino ad ora"

“Il Molise possiede un enorme patrimonio archeologico, in parte ancora inesplorato, che rappresenta un’opportunità di sviluppo economico e sociale per tutto il nostro territorio.  Un’opportunità che non può e non deve andar persa. Ecco perché investire in opere di studio, recupero e restauro di tali aree  è fondamentale per poter  immaginare un futuro in cui il Molise diventi, a giusta ragione,  importante meta di turismo archeologico”. Queste le parole dell’assessore regionale ai LL.PP. Pierpaolo Nagni che pone un primo punto rispetto alla situazione di recupero  e valorizzazione dei siti presenti in Molise.
“Abbiamo diversi luoghi di rilevante interesse archeologico sparsi su tutto il territorio e, in particolare, nella zona dell’alto Molise. Ne è un esempio l’area di Pietrabbondante dove, attraverso le campagne di scavi degli ultimi anni  è stato possibile fare importanti ritrovamenti che hanno evidenziato come questo sito abbia svolto nell’antichità un ruolo di riferimento religioso e istituzionale importantissimo per l’intera nazione sannita. La Domus, i Templi  e gli edifici di culto tornati alla luce ne sono la testimonianza. Si tratta di un vero e proprio tesoro che ha tutte le caratteristiche per poter diventare un punto nevralgico di turismo archeologico di carattere internazionale – ha sottolineato l’assessore competente -  Perché questo accada, però, è necessario non disperdere le risorse a disposizione e compiere anche la scelta, seppur difficile,  di stringere l’attenzione su un patrimonio archeologico specifico.
È chiaro che in periodi come questi, in cui i fondi statali scarseggiano, dovremo essere bravi nel cogliere appieno le occasioni messe a disposizione dall’Unione Europea che dispone di risorse importanti da destinare al settore.  Risorse che, già per il periodo 2007 – 2013, ci hanno visto tra i destinatari e che hanno permesso alla Regione di finanziare non solo le campagne di scavi sin qui svolte ma anche il progetto del costruendo Museo archeologico dei Sanniti che contiamo di ultimare a breve.
Una volta tanto possiamo dire che non tutto quello che abbiamo ereditato dal precedente governo è da criticare o da buttare via. Continueremo infatti sulla falsa linea già tracciata.  L'obiettivo più immediato  - ha dichiarato Nagni  - sarà  quello di reperire ulteriori risorse mirate al proseguimento degli studi e del recupero  dell’area che, per le sue caratteristiche e per l’importanza dei ritrovamenti avvenuti, dovrà  essere considerata il fulcro di un progetto più ampio e lungimirante. Un progetto  - ha continuato - che sia motore di sviluppo economico e turistico e che sia in grado di determinare prospettive future per tutto il nostro territorio.
Ecco allora  - ha concluso Nagni - che la sinergia tra le diverse compagini interessate: dalla Regione, al Comune, alla Sovrintendenza ai Beni Culturali risulta essere una condizione essenziale per poter ottimizzare ogni risorsa a disposizione con l’obiettivo finale di internazionalizzare l’area di Pietrabbondante facendola entrare, a pieno diritto, tra i siti archeologici di maggiore interesse a livello Europeo. 

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