L’assessore Nagni: “investiamo perché il Molise sia meta internazionale di turismo. Continuità con quanto fatto fino ad ora"
“Il Molise possiede un enorme patrimonio archeologico, in parte ancora
inesplorato, che rappresenta un’opportunità di sviluppo economico e sociale per
tutto il nostro territorio. Un’opportunità che non può e non deve andar
persa. Ecco perché investire in opere di studio, recupero e restauro di tali
aree è fondamentale per poter immaginare un futuro in cui il Molise
diventi, a giusta ragione, importante meta di turismo archeologico”.
Queste le parole dell’assessore regionale ai LL.PP. Pierpaolo Nagni che pone un
primo punto rispetto alla situazione di recupero e valorizzazione dei
siti presenti in Molise.
“Abbiamo diversi luoghi di rilevante interesse archeologico sparsi su tutto
il territorio e, in particolare, nella zona dell’alto Molise. Ne è un esempio
l’area di Pietrabbondante dove, attraverso le campagne di scavi degli ultimi
anni è stato possibile fare importanti ritrovamenti che hanno evidenziato
come questo sito abbia svolto nell’antichità un ruolo di riferimento religioso
e istituzionale importantissimo per l’intera nazione sannita. La Domus , i Templi e gli
edifici di culto tornati alla luce ne sono la testimonianza. Si tratta di un
vero e proprio tesoro che ha tutte le caratteristiche per poter diventare un
punto nevralgico di turismo archeologico di carattere internazionale – ha
sottolineato l’assessore competente - Perché questo accada, però, è
necessario non disperdere le risorse a disposizione e compiere anche la scelta,
seppur difficile, di stringere l’attenzione su un patrimonio archeologico
specifico.
È chiaro che in periodi come questi, in cui i fondi statali scarseggiano,
dovremo essere bravi nel cogliere appieno le occasioni messe a disposizione
dall’Unione Europea che dispone di risorse importanti da destinare al settore.
Risorse che, già per il periodo 2007 – 2013, ci hanno visto tra i
destinatari e che hanno permesso alla Regione di finanziare non solo le
campagne di scavi sin qui svolte ma anche il progetto del costruendo Museo
archeologico dei Sanniti che contiamo di ultimare a breve.
Una volta tanto possiamo dire che non tutto quello che abbiamo ereditato dal
precedente governo è da criticare o da buttare via. Continueremo infatti sulla
falsa linea già tracciata. L'obiettivo più immediato - ha
dichiarato Nagni - sarà quello di reperire ulteriori risorse mirate
al proseguimento degli studi e del recupero dell’area che, per le sue
caratteristiche e per l’importanza dei ritrovamenti avvenuti, dovrà
essere considerata il fulcro di un progetto più ampio e lungimirante. Un
progetto - ha continuato - che sia motore di sviluppo economico e
turistico e che sia in grado di determinare prospettive future per tutto il
nostro territorio.
Ecco allora - ha concluso Nagni - che la sinergia tra le diverse
compagini interessate: dalla Regione, al Comune, alla Sovrintendenza ai Beni
Culturali risulta essere una condizione essenziale per poter ottimizzare ogni
risorsa a disposizione con l’obiettivo finale di internazionalizzare l’area di
Pietrabbondante facendola entrare, a pieno diritto, tra i siti archeologici di
maggiore interesse a livello Europeo.
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