sabato 21 settembre 2013

Preoccupante la situazione dei servizi sociali

Campobasso 21 Settembre 2013

Le difficoltà a riscuotere regolarmente lo stipendio da parte dei lavoratori del sociale è un male antico, ma adesso la situazione è sicuramente peggiorata visto che tutti i tagli operati dagli ultimi governi sono andati tutti nella stessa direzione: ridurre all’osso i fondi statali per garantire i servizi essenziali alle fasce più deboli della popolazione.
Abbiamo sentito direttamente dalla bocca dell’assessore Petraroia il grido d’allarme per la tragica situazione in cui versano gli ambiti territoriali del Molise – dichiara il vicepresidente Monaco – e questo non può che rendere ancora più catastrofica la previsione per il futuro. Dallo Stato non arrivano che pochi spiccioli, certamente non sufficienti a coprire le spese per la gestione di attività importanti offerte a disabili, minori e anziani. Per quanto riguarda questi ultimi vero è che dovrebbero essere i comuni a garantire i servizi ai cittadini con fondi propri, ma sappiamo tutti che le casse dei comuni sono in uno stato di vuoto pneumatico. La regione Molise ha una condizione economica tale che immagino abbia seri problemi ad effettuare anticipazioni, e le parole dell’assessore alle Politiche sociali confermano tali timori. Le banche da tempo hanno dimenticato il motivo vero per cui esistono ed hanno smesso di fare prestiti, sconti bancari e mutui. L’unica via di uscita che si potrebbe profilare per la Regione Molise è quella di far ricorso alla Finmolise per far fronte almeno all’emergenza”.
Se la situazione in genere è già così grave ancor più sembra esserlo per l’ambito territoriale di Portocannone. L’ultima riunione ha registrato la presenza della metà dei sindaci che avrebbero dovuto prendervi parte e il disinteresse si registra soprattutto nel mancato versamento delle quote. Il comune di Termoli sembra seriamente intenzionato a uscire dall’ambito. “Tutto questo – prosegue Monaco – è fonte di profonda preoccupazione perché significa non solo che sono a rischio altri 100 lavoratori (questo è più o meno il numero degli operatori sociali del basso Molise), ma soprattutto che viene messo a repentaglio il diritto all’assistenza di migliaia di persone. Ritengo sia urgente che anche il Consiglio regionale venga coinvolto in un ragionamento volto al reperimento in tempi brevissimi di quelle liquidità necessarie ad evitare la sospensione dei servizi”.

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