A CAMPOBASSO LA MOSTRA, UNICA NEL SUO GENERE, DELL’ARTISTA MOLISANO ANTONIO NATALE DI MARIA
Una mostra
particolare, affascinante. Unica nel suo genere. Inaugurazione questa sera presso la Galleria Artes (viale
Elena 60). Resterà aperta fino al 20 ottobre 2013 ,
e potrà essere visitata tutti i giorni,
sia al mattino che di pomeriggio.
Curata da Tommaso Evangelista, la mostra è denominata “Ipotesi
di unione”: è un’esposizione di opere scultoree realizzate con il polistirolo e ricoperte di mosaico (www.arsnovamosaici.com).
Lui, l’artigiano/artista, è Antonio Natale Di Maria. Nato a Gambatesa ma residente a Riccia da più di trent’anni, è autore
di opere il cui appeal va oltre i confini regionali.
La mostra, con il patrocinio della Regione Molise, della
Provincia di Campobasso, del Comune di Riccia e dell’Union Camere di
Campobasso, rappresenta una tappa importante nella biografia artistica
dell’autore. E, soprattutto, è un appuntamento da non perdere, in particolare
per chi non conoscesse il lavoro artigianale ed artistico più che
trentennale dell’autore fortorino.
A Riccia si trova il laboratorio artigianale, l’‘Ars Nova’, che è poi anche la bottega
d’artista di Di Maria, luogo delle sue creazioni, dove l’artigianato diviene arte, passando per la porta stretta del
rigore e della ricerca incessante, estetica e dei materiali. Marmo, pietra,
pegno, ferro, polistirolo dipinto: tutto si
fonde nell’armonia e nell’equilibrio dato dalle mani sapienti di Antonio Di
Maria, conferendo plasticità e leggerezza alla materia così plasmata.
Dopo gli studi presso il ‘Pilla’ di Campobasso, giovanissimo
si trasferisce in Svizzera e lì realizza le prime opere in legno ed i primi
ritratti per conto di privati. A Cantù, una volta tornato in Italia, si
cimenta nell’intaglio e realizza
modelli per una fonderia.
Nel 1976, sotto la guida del maestro Amedeo Cicchitti, frequenta un corso di restauro
della pietra e con lo stesso maestro collabora al restauro del soffitto di
legno della cattedrale di Vieste. Di
lì inizia a partecipare alle prime mostre ed estemporanee. Nel 1978 coglie il
primo successo al concorso nazionale
d’arte contemporanea di Gambatesa con l’opera lignea ‘Lager’, conservata
presso la Banca
di Credito Cooperativa di Gambatesa che ne è la proprietaria.
Per tutti gli anni ottanta realizza numerose opere d’arte sacra; nel 1984 è suo il
modello per la realizzazione della fonderia Marinelli del busto di Giacomo Sedati, opera posta nell’aula consiliare del
Comune di Riccia.
Negli anni duemila inizia i primi lavori mosaicali da cui
nasce l’intuizione del mosaico
retroilluminato, fruibile come elemento d’arredo o come elemento di
ornamento a complementi d’arredo. Alla fine della prima decade del 2000,
precisamente nel 2009, partecipa alla
Fiera Internazionale dell’Artigianato a Milano; inizia per lui un’intensa
collaborazione con una primaria azienda di Murano che lo porta ad esporre i suoi lavori in varie fiere
internazionali (Dubai, Mosca e New York).
Dal 2011, iniziando la frequentazione di una scuola di
mosaico di Ravenna, sviluppa l’idea di realizzare sculture ricoperte parzialmente da composizioni in mosaico. Del
2012 e sino ad oggi si dedica così alla realizzazione di opere e composizioni
in polistirolo, ricoperte da mosaici con effetti
di notevole plasticità e di forte
impatto innovativo.
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