giovedì 26 settembre 2013

CONVOCAZIONE DIOCESANA SCUOLA MONTINI

Campobasso 26 settembre 2013

“La Fede ci impegna a riconoscerci figli dello stesso Padre”
Don Michele Masciarelli “Lumen Fidei” 

Riprendono , oggi 26 settembre 2013 i lavori della VI Convocazione Diocesana indetta dall’Arcivescovo di Campobasso – Bojano mons. GianCarlo Bregantini, che ha per tema “la Fede ci impegna a riconoscerci figli dello stesso Padre”. All’incontro che si terrà alle ore 18,00 presso l’auditorium della scuola media “L. Montini” in Via Gramsci a Campobasso, parteciperà come relatore don Michele Masciarelli docente di Teologia  Dogmatica che illustrerà un approfondimento sull’Enciclica “Lumen Fidei” dei due Papi Francesco e Benedetto XVI.A dare avvio lunedì scorso la preziosa presenza di Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per l’Evangelizzazione  che ha attratto un folto ed interessato pubblico riempiendo l’auditorium della Ex- Gil della Fondazione Cultura di Campobasso. Dopo la presentazione  del video sulla storia della struttura GIL, il direttore della Fondazione Sandro Arco ha salutato tutti i partecipanti e i vescovi Fisichella e Bregnatini sottolineando l’importanza della “casa” come punto saldo  nella formazione delle comunità e comunità di giovani. E queste case  non virtuali  -ha ricordato Sandro arco – sono i luoghi prediletti della cultura e del Vangelo che un tempo erano identificati negli oratori, luoghi di fratellanza e di dialogo.  Dalla preghiera dei Vespri, animata dal coro della Mater Ecclesiae,  l’arcivescovo Bregnatini ha illustrato il tema della Convocazione “La Fede ci impegna a riscoprirci figli, a diventare fratelli e a diventare prossimi”. Il primo anno è dedicato al Padre e perciò al tema della figliolanza, il secondo anno alla  riscoperta della fraternità, poiché siamo figli diventiamo fratelli, il terzo anno Prossimi al fratello  che ci è accanto. In questa logica –ha detto Bregantini- riscopriamo come sia vero riscoprirci. Subito dopo il Presule di Campobasso ha  introdotto l’ospite mons. Rino Fisichella che ha tenuto una relazione su “La Pastorale parrocchiale e diocesana  dopo l’Ano della Fede”. A partire dall’anno della Fede alle sfide per il futuro della nuova Evangelizzazione mons. Fisichella ha toccato con semplicità dialettica e profondità di contenuti le tematiche più attuali che vanno dall’individualismo al tema antico della bellezza delle nostre terre (cultura, tradizione, arte) alla bellezza di Gesù che va oltre i contenuti del messaggio dei Vangeli. I convocati (sacerdoti, laici, movimenti ecc.) hanno seguito con attenzione la presentazione di Fischella che attraverso esempi pratici ha stimolato il pubblico ponendo dinanzi la sfida del futuro attraverso la riscoperta della memoria del passato nello slancio della profezia per il futuro. “Viviamo immersi in una condizione  culturale che tende ad accorciare  i tempi e impone di dimenticare e quando si dimentica  si arresta lo sviluppo. La progettualità pastorale , ha quindi bisogno di ripartire dalla memoria. “La Chiesa è missionaria – nelle parole del Presidente del Pontificio Consiglio per l’evangelizzazione –la missione è annuncio, l’annuncio di Cristo che Ama. Questo, il primo contributo che la Chiesa offre allo sviluppo del popolo. il senso della vita si pone nell’incontro con l’altro –nella parte  centrale della relazione dove il presule ha sviluppato la parabola degli operai della vigna (Mt 20, 1-7). “Costruire una “città affidabile” dando  spazio alle relazioni interpersonali che solidificano la centralità della famiglia, la responsabilità per il creato e lo spazio dovuto ai giovani per dare loro un vero futuro carico di senso  e di significato vero. Lo sguardo verso il futuro deve farsi forte di quanto abbiamo vissuto. Siamo tutti figli del nostro tempo e portiamo con noi, nel bene e nel male, la storia di condivisione con questo mondo”.Queste, le indicazioni di Mons. Fisichella alla diocesi ed alle parrocchie per l’attività evangelizzatrice nella missione a loro assegnata in questo difficile momento di transizione epocale che non può e deve dimenticare la memoria e il passato. Relazioni salde e dialogo tra i fratelli sono l’antico metodo  e la bussola che benedice lo sviluppo certo delle piccole e grandi comunità del pianeta, per poter guardare al futuro e continuare il cammino intrapreso deumila anni fa…

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