mercoledì 18 settembre 2013

Consegnati i primi defibrillatori semi automatici

Campobasso 18 settembre 2013


Il Direttore del 118, Fedele Clemente: «Ringrazio Parpiglia, vorremmo che i nostri politici avessero sempre la sua sensibilità»

L’ospedale Cardarelli di Campobasso è stato teatro della consegna di quattordici defibrillatori semi automatici, i dispositivi di primo soccorso che entro tre anni saranno disponibili in tutti i Comuni della nostra regione. «Come servizio di emergenza territoriale – ha spiegato il Direttore del 118, Fedele Clemente – teniamo molto alla diffusione delle apparecchiature e alla crescita della cultura del primo intervento. Riteniamo sia di fondamentale importanza che sempre più persone sappiano effettuare una procedura salvavita e, in tal senso, devo ringraziare in particolare il consigliere Carmelo Parpiglia. Vorremmo che i nostri politici avessero sempre la sua sensibilità verso i problemi della gente».
Tra i soggetti assegnatari spiccano le case di riposo di Boiano, Vastogirardi e Morrone de Sannio, l’Aereonautica militare, la Capitaneria di porto, la Guardia di finanza, l’Università del Molise e alcuni Comuni montani come Macchiagodena, Roccasicura e San Pietro Avellana.
«Ci aspettiamo che altri soggetti si facciano avanti in aggiunta ai punti già individuati. Per noi, resta indispensabile creare un collegamento con il Punto blu, ovvero il luogo dove è collocato il defibrillatore, affinché tutte le regole e le procedure siano rispettate. Solo così – ha concluso Clemente – creeremo una vera Rete di pubblica utilità».
Alla conferenza stampa è intervenuto anche il Consigliere regionale dell’Italia dei Valori, primo firmatario della proposta di legge per la diffusione capillare dei Dae: «Oggi compiamo un primo e importante passo nel tentativo di affermare la cultura del soccorso. Il supporto e l’esperienza del personale del 118 – ha detto Carmelo Parpiglia – sono indispensabili; a loro è assegnato il ruolo di coordinamento e formazione dei soggetti assegnatari del defibrillatore. Si tratta di un apparecchio di facile utilizzo, grazia al quale doteremo tutti i Comuni degli strumenti necessari a garantire un intervento tempestivo e a salvare delle vite. Si parte con un finanziamento nazionale del 2011 e si proseguirà, a breve, con fondi regionali per l’acquisto di 15/20 defibrillatori entro la fine del 2013».
Infine, la dottoressa Adriana Ricciardi ha precisato che l’apparecchio portatile non sostituisce l’intervento del personale medico, ma «anticipa i tempi di diagnosi e soccorso, elevando notevolmente le possibilità di sopravvivenza» dei soggetti colpiti da arresto cardiaco. In caso di malore, basterà collegare gli elettrodi e «sarà il defibrillatore a valutare in autonomia tutti i parametri vitali. Non si può sbagliare – ha rassicurato la platea Ricciardi – quindi avvicinatevi senza timori in caso di necessità e prestate soccorso».

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