Un anno in
più per gli interventi strategici del Mezzogiorno
Slittamento di un anno delle scadenze previste per tutti gli interventi
programmati a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione e
assegnate con delibere del Cipe per il finanziamento di interventi di carattere
strategico regionale in materia ambientale e il finanziamento di infrastrutture
strategiche nazionali, interregionali e regionali per lo sviluppo del
Mezzogiorno. È, questo, lo straordinario risultato concordato oggi dalla
Conferenza delle Regioni su proposta della Regione Molise. I nuovi termini sono
stati fissati al 31 dicembre 2014.
La
Regione Molise, dunque, promotrice del differimento dei termini per l’assunzione
delle obbligazioni giuridicamente vincolanti che includono, tra le altre, anche
quelle relative alla ricostruzione post sisma e alla prevenzione dei rischi da
dissesto idrogeologico. Una richiesta strategica, quella avanzata dal Molise e
condivisa e sostenuta da tutte le altre realtà del Mezzogiorno, che consente
alle amministrazioni regionali di intervenire, secondo quanto previsto dalla
norma, con rigore e precisione nella predisposizione degli interventi
programmati, la cui stessa natura richiede un iter complesso e articolato.
“Oggi
scriviamo una bella pagina di solidarietà nella condivisione dei problemi e
nell’individuazione delle soluzioni migliori. La Conferenza delle Regioni ha
accolto una richiesta essenziale per il nostro Molise e per tutto il
Mezzogiorno”. Il governatore Paolo di Laura Frattura ringrazia così i presidenti
che hanno approvato il differimento del termine prima fissato al 31 dicembre
2013 per le risorse del Fsc assegnate con le delibere Cipe 62/2011, 78/2011,
7/2012, 8/2012 e 60/2012.
“Ci
siamo fatti portavoce di un’esigenza fondamentale per tutto il Mezzogiorno –
spiega da Roma Frattura -. Pur nella condivisione degli obiettivi di urgenza e
di accelerazione della spesa degli obiettivi fissati con il Fondo per lo
sviluppo e la coesione, abbiamo preso atto delle difficoltà evidenti a
rispettare il termine previsto per il prossimo 31 dicembre per tutti gli
interventi programmati a valere sulle risorse assegnate dal Cipe. Ci siamo resi
conto per tempo che in questi pochi mesi ancora a disposizione non saremmo
riusciti ad attuare tutto quanto previsto. Si tratta infatti di interventi
prioritari, tutti di rilevanza strategica per il Sud, e per questo sottoposti a
rigorose modalità di programmazione delle risorse, come la sottoscrizione degli
Accordi di programma quadro rafforzati e i Contratti istituzionali di sviluppo.
Strumenti, questi, vincolanti ai fini dell’attivazione stessa degli interventi.
Senza tralasciare – evidenzia il presidente Frattura –, i limiti del patto di
stabilità interna. Per queste ragioni, la nostra Regione, grazie all’intervento
diretto dell’assessore Pierpaolo Nagni, ha deciso di sottoporre al vaglio della
Commissione infrastrutture mobilità e governo del territorio la richiesta di un
posticipo dei termini di un anno. La nostra richiesta, sostenuta e argomentata
con motivazioni serie, è stata accolta con favore da tutte le altre Regioni del
Mezzogiorno che ne hanno condiviso necessità e valore. La Conferenza l’ha
licenziata dando così alta prova di solidarietà”, riconosce Paolo
Frattura.
“Da
parte nostra – prosegue il governatore –, ci siamo impegnati, e lo faremo, ad
accelerare le procedure e la spesa delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la
coesione. Per il nostro Molise si aprono prospettive di respiro vitale
soprattutto per la ricostruzione post sisma. Tra le delibere per le quali
abbiamo ottenuto il differimento dei termini per l’assunzione delle obbligazioni
vincolanti c’è la 62/2011 che assegna le risorse per completare la ricostruzione
post terremoto, vincolate tutte alla sottoscrizione di Apq. Abbiamo adesso il
tempo necessario per agire secondo quanto previsto dalla legge con l’obiettivo
prioritario di dare risposte ai nostri cittadini e alle nostre imprese”,
conclude il presidente della Regione.
Nello
specifico, per quanto riguarda la Regione Molise, lo slittamento delle scadenze
ricomprende il finanziamento degli interventi di carattere strategico regionale
ai fini della prevenzione e della mitigazione dei rischi da dissesto
idrogeologico (delibera Cipe 8/2012) e il finanziamento degli interventi di
rilievo nazionale e interregionale e di rilevanza strategica regionale
prioritari per lo sviluppo del Mezzogiorno (delibera Cipe 62/2011).
Il
percorso avviato nella Conferenza delle Regioni si concluderà con il passaggio
definitivo al Cipe.
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